Asus proporrà entro fine anno tablet Windows 8 con display da 7 o da 8 pollici, nel tentativo di offrire ai consumatori un prodotto alternativo alle soluzioni da 10 pollici finora introdotte sul mercato, ma a un prezzo più economico. Il CEO Jerry Shen ha infatti spiegato, durante un’intervista concessa al Wall Street Journal, che la propria azienda sta continuando a guardare a nuovi form factor e a fasce di prezzo sotto ai 300 dollari, nel tentativo di spingere il proprio business futuro.
Uno dei mercati in cui Asus ha intenzione di entrare a breve è proprio quello delle tavolette Windows 8 di piccole dimensioni. «Siamo molto ottimisti circa le previsioni di vendita dei tablet con Windows 8 quest’anno, grazie al supporto da parte di Microsoft degli schermi più piccoli», ha spiegato Shen; l’azienda taiwanese ha infatti accolto bene la scelta di Microsoft di aprire le porte a tale tipo di device, che si ricorda dovranno avere una risoluzione minima del pannello pari a 1024×768 pixel a 32 bit.
Asus andrà dunque a offrire un grande supporto a Microsoft come produttore terze parti, nel tentativo di spingere le vendite dei tablet con cuore Windows 8. Tale sistema operativo ha finora compiuto pochi progressi nella lotta contro il predominio di Android e di iOS sul mercato delle tavolette digitali, ottenendo nello scorso trimestre poco meno del 4% di tale segmento. Secondo gli analisti, il prezzo dei dispositivi Windows 8 è ancora troppo alto per poter attirare l’interesse della massa, pertanto proponendo una soluzione dal costo minore ai 300 dollari Asus potrebbe guadagnare share, e incrementare al contempo la penetrazione del nuovo Windows.
Oltre ai tablet economici con Windows 8, PC World riporta che Asus è anche interessata ad entrare nella mischia dei Chromebook, affiancandosi dunque ad altri produttori come Lenovo, HP, Acer, Google e Samsung. Il notebook con Chrome OS di ASUS dovrebbe arrivare nella seconda metà del 2013 e, secondo Shen, si tratta di «buoni prodotti, magari non per i consumatori, ma sicuramente per il settore education e per quello governativo, oltre che per alcune applicazioni commerciali».