Il principale tallone d’Achille dei dispositivi indossabili (ma anche di quelli mobile come smartphone e tablet) è rappresentato da un’autonomia limitata. Integrare in smartwatch o smartband batterie dalla grande capacità significa aumentarne le dimensioni, a discapito di portabilità ed ergonomia. ASUS ha intenzione di lanciare in futuro un orologio intelligente capace di garantire fino ad una settimana di durata con una singola ricarica.
A parlarne è il chairman del gruppo taiwanese Jonney Shih, riferendosi a quello che sarà il successore del modello ZenWatch (equipaggiato con la piattaforma Android Wear). Per raggiungere l’obiettivo la strada percorsa non sarà però la dotazione di una batteria caratterizzata da un numero maggiore di mAh, ma un’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse o, per dirla in altri termini, il risparmio energetico. Ridurre al minimo i calcoli sottoposti al processore interno e rendere più efficiente l’intero comparto software può infatti portare ad incrementare l’autonomia.
ZenWatch è stato definito da noi come il compagno ideale di uno smartphone e pensiamo che ci siano ancora grandi margini di miglioramento. Trattandosi di un “companion device”, l’unità di calcolo centrale e il sistema operativo dovrebbero essere semplificati rispetto alla versione attuale, così da poter durare fino ad una settimana con una singola ricarica, anziché solo un giorno o due.
La durata della batteria è un punto di fondamentale importanza quando si parla di smartwatch: lo sa bene anche la mela morsicata, che si appresta a lanciare sul mercato nei prossimi mesi il suo Apple Watch, caratterizzato da una durata pari a circa 19 ore. Proposto al lancio con il prezzo di 199 euro, il primo modello di ASUS ZenWatch è equipaggiato con display AMOLED curvo da 1,63 pollici (risoluzione 320×320 pixel), processore Qualcomm Snapdragon 400 da 1,2 GHz, 512 MB di RAM, memoria interna da 4 GB, Bluetooth, cardiofrequenzimetro, microfono e batteria da 1,4 Wh.