ASUS conferma quanto affermato in maniera anche piuttosto insistita nelle ultime settimane: il tablet Transformer Prime, il primo con processore quad-core Tegra 3 in uscita a fine mese anche in Italia, non vedrà la commercializzazione di un modello completo di modulo per la connessione 3G.
Una scelta ben precisa e voluta, che va a identificare nettamente le strategie del colosso taiwanese: chi vuole un tablet con prestazioni elevate e bello da vedere, vada sul Prime. Altrimenti, la soluzione 3G è rappresentata dal modello precedente, il Transformer, o dal futuro Padfone, che sarà svelato in via definitiva a Barcellona, a fine febbraio durante il Mobile World Congress 2012.
Sono numerose infatti le indiscrezioni che vogliono in preparazione un Transformer Prime 3G con uscita fissata nel mese di marzo. ASUS continua però a rispondere senza lasciare speranze: non è attualmente in programma e non lo sarà mai, perché il Transformer Prime è stato pensato per un uso diverso. Anche la pagina Facebook della divisione italiana di ASUS aveva, qualche tempo fa, risposto in maniera piuttosto chiara sulla questione:
Giusto per riassumere i concetti alla base del progetto Prime: massima leggerezza e profilo ultrasottile, materiali esclusivi e design ricercato, MASSIME prestazioni. Se cercate un prodotto che colmi il gap tra tablet e smartphone offrendo il meglio di entrambi i mondi dovrete attendere Padfone. Prime è un prodotto diverso, un tablet esclusivo per chi vuole un oggetto bello e con le prestazioni più alte nella propria categoria. Prime NON è un car navigator e non è uno smartphone. Quindi niente 3G. E il GPS è una funzione accessoria, non primaria del dispositivo.
Sembra scontato dunque che chiunque speri ancora in un ripensamento da parte dell’azienda possa mettersi l’anima in pace. Soprattutto se si considera che la gamma di tablet firmati ASUS finirà per allargarsi nel corso dei prossimi mesi con l’arrivo di nuovi modelli, dando all’utente la libertà di scelta necessaria per soddisfare al meglio le proprie esigenze: non sempre tablet è mobile e la focalizzazione degli obiettivi è un percorso obbligato se si vuol imprimere un vero carattere ai singoli concept presentati sul mercato.
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