Perché Atari rischia il delisting dal Nasdaq?

Perché Atari rischia il delisting dal Nasdaq?

Terzo avvertimento in sei mesi per la regina dei videogiochi Atari che rischia il delisting dal Nasdaq Stock Market. La notizia non è nuova, l’ammonizione è arrivata qualche giorno fa, ma in questa sede cerchiamo di ripercorrere gli avvenimenti e analizzare le cause.

I guai iniziano a Settembre quando lo storico marchio giapponese deposita, in ritardo, la relazione del 30 Giugno 2007 in cui risulta un passivo, relativo all’anno appena trascorso, di ben 66,6 milioni di dollari. La Infogrames Entertainment SA (IESA) che dal ’99 ne detiene il 51%, è in grave difficoltà e cominciano a circolare le prime voci sulla possibilità di liquidare il marchio.

Il 10 Dicembre l’editore francese annuncia che è in atto un processo di ristrutturazione per la filiale Americana. I salvagenti sono tre: un aumento del finanziamento per un totale di 14 milioni di dollari concesso da BlueBay, la sigla di un nuovo accordo di distribuzione tra Atari Inc e Infogrames Entertainment e la conferma della licenza Dragon Ball Z con FUNimation.

Una breve boccata d’aria fresca, appena il tempo di sopportare un’altra ondata di catastrofici eventi.

A seguito di un’ulteriore perdita di 12 milioni di dollari nel primo quarto del 2007, Atari è costretta a separarsi da due delle sue storiche creature, Stuntman e Driver mentre matura la decisione da parte dell’editore francese, di cessare la distribuzione negli USA dei propri prodotti.

La barca Newyorkese sembra far acqua da tutti i ponti visto che il 21 Dicembre, come se non bastasse, il Nasdaq minaccia di cancellarla dall’elenco delle società quotate sul mercato se non manterrà entro il 20 Marzo 2008, per 10 giorni finanziari, un valore di mercato pari a 15 milioni di dollari.

Per tutti noi che siamo cresciuti giocando a Defender è triste assistere al declino della più grande industria dell’intrattenimento degli anni ’80. Non ci rimane che seguirne gli sviluppi… nel frattempo gli facciamo tanti auguri di presta guarigione.

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