Sotto i nomi “A1” ed “Atlanta” si nasconde la linea che dovrebbe portare entro breve Microsoft ad offrire tool di sicurezza per la propria utenza. I dettagli commerciali sono al momento al semplice livello di ipotesi, ma già si delinea la possibilità che parte dell’intervento possa divenire parte integrante dei prossimi sistemi in uscita (tra cui, ovviamente, Longhorn).
Fin dall’acquisizione datata estate 2003 della piccola software house rumena GeCAD (e a maggior ragione in seguito alla recente acquisizione della Giant Company Software di New York), ci si attendeva da Microsoft una qualche notizia nell’ambito di un intervento nel settore sicurezza. Le dichiarazioni d’intento erano chiare e, con ampio anticipo, Microsoft ha palesato l’intenzione di aumentare il proprio livello di difesa perimetrale e di essere pronta al grande salto. Ora il tutto sembra essere giunto ad una sperimentazione “beta” che si cela dietro il nome “Atlanta”. La data prevista per il rilascio è il 6 Gennaio, ma ancora non è chiaro se il test sarà tenuto in «private external beta» o in «public beta».
I primi rumor sulla vicenda indicano la possibilità che il prodotto (un vero e proprio anti-spyware) possa essere rilasciato da Microsoft sotto forma di tool gratuito, ma nel contempo il destino del settore è destinato a direzionarsi verso la soluzione dell’abbonamento annuale che permette di aggiornare e continuare ad utilizzare lo strumento. Se un intervento similare era assolutamente auspicabile nell’ottica delle recenti disavventure del gruppo in tema di sicurezza, è altresì prevedibile un certo dissapore sul fatto che Microsoft possa eventualmente produrre lucro grazie ai propri stessi bug. Da Redmond si comunica comunque che nessun piano di distribuzione sia ancora pronto, dunque ogni ipotesi va al momento presa con la dovuta cautela.
Da segnalare come Neowin abbia pubblicato in esclusiva alcuni screenshot dai quali si possono evincere già alcune importanti caratteristiche di “Atlanta”: pop-up per l’auto-update, protezione real-time, funzionalità avanzate. Infine, il primo vero bug riscontrato: Atlanta riconosce Messenger Plus (un importante add-on di MSN Messenger, prodotto Microsoft) come uno spyware ad alta pericolosità.