William Gillis, proprietario del centro At&t di San Diego, ha dato inizio ad una feroce azione legale contro Apple e il gestore telefonico. Motivo del contendere, la pubblicità non veritiera e performance tutt’altro che accettabili.
Secondo quanto riportato, il problema sembrerebbe consistere nel fatto che Apple e At&t:
“…hanno falsamente evidenziato velocità, robustezza e prestazioni del network 3G.”
La questione, oltretutto, sarebbe aggravata da due spinose faccende. Primi fra tutti, i recenti problemi di congestionamento del network causati, secondo il venditore californiano, dal numero enorme di telefoni venduti; secondo l’accusa, i vertici delle due multinazionali sapevano che con simili volumi presto la rete si sarebbe saturata.
Inoltre, a questo si aggiungono i cronici problemi di ricezione di iPhone 3G su cui Apple sta tuttora lavorando e che dovrebbero risolversi con un secondo, e si spera definitivamente risolutivo, aggiornamento software.
L’uomo spera che altri si uniscano alla causa, così da trasformarla in una “class action” che sarebbe la seconda del genere. La prima, infatti, era stata intentata ad Agosto per una motivazione simile: la dicitura “due volte più veloce” rispetto alla prima generazione di iPhone sarebbe ingannevole poiché induce l’utente a ritenerla una verità oggettiva, senza sottolineare con sufficiente vigore il fatto che la velocità dipende soprattutto dal network.