Un attacco dai pochi precedenti è stato scatenato nella giornata di ieri contro i 13 computer che reggono la rete Internet. Dal 2002 almeno non si concretizzava uno scenario simile: 12 ore di attacco continuo hanno messo in difficoltà quello che a tutti gli effetti è il cuore pulsante del web, ma i danni sono infine stati praticamente nulli.
Il danno non era previsto né prevedibile ed i primi sospetti si sono alzati solo quando il traffico direzionato verso i server del sistema DNS ha iniziato a moltiplicarsi. Al centro dell’attacco è sembrata esserci soprattutto la UltraDNS, azienda che cura la gestione dei domini .org, mentre per l’origine dell’attacco nulla è dato a sapersi (il progetto di offesa prevedeva tecniche apposite per dissimulare la provenienza dell’iniziativa) anche se un sospettosamente alto numero di pacchetti sembra essere giunto da area coreana.
Attacco respinto, il sistema ha dimostrato buona adattabilità alle situazioni di emergenza: l’attacco è iniziato alle 2.30 a.m. Pacific Time, ma nessuno stop al funzionamento del Domain Name Server è stato registrato e solo qualche rallentamento isolato è rimasto a testimonianza di quanto stava accadendo.