Sarebbero centinaia i poliziotti Portoghesi, Turchi ed Italiani impegnati sino a pochi giorni fa in una mega-operazione contro la pedofilia online.
Il blitz avrebbe portato al sequestro di numerosissime foto e video di natura pornografica che avrebbe come attori protagonisti decine e decine di bambini.
Il materiale pedopornografico sarebbe stato condiviso nella rete mediante il P2P e camuffato tra vari file musicali.
La Polizia postale italiana avrebbe sorpreso cittadini al di fuori di ogni sospetto (tra gli indagati ci sarebbero un Ufficiale della Guardia Costiera, un commerciante torinese, un medico chirurgo e un architetto) a divulgare nella rete il materiale pornografico ove sarebbero raccapriccianti le violenze perpetrate nei confronti di bambini.
Abbiamo sempre considerato il peer to peer come una piazza dove ogni incontro è da considerarsi “alla pari”, un luogo di scambio ideologico dove si intersecano numerose dottrine. Ma quando si tratta di condividere determinati contenuti pedopornografici, non vi sembra che tale parità venga meno?