Il nuovo rapporto Audiweb consente di fotografare un anno intero del rapporto tra l’Italia e la Rete:
Il 2011 ha registrato un valore medio di audience online di 26,4 milioni di utenti nel mese e 12,7 milioni nel giorno medio, con un incremento rispetto al 2010 del 10,7% sull’audience online nel mese e del 9,9% nel giorno medio. Nel 2011, gli utenti hanno speso online 1 ora e 23 minuti nel giorno medio, consultando 164 pagine viste.
Ma trattasi di dati medi, da valutarsi in un contesto di crescita che, nonostante confermi il tentativo di risalita del nostro paese nel settore, ancora conferma una velocità di affermazione troppo lenta per poter coprire il gap rispetto al resto dell’Europa.
Il trend che emerge con maggior incisività è la forte differenziazione tendenziale dei canali dai quali si accede al Web. Quella che in passato era una funzione preminentemente relegata al personal computer, oggi è qualcosa che ogni singola persona ha a disposizione tramite tablet e cellulari, con questi ultimi strumenti in forte crescita e sempre più presenti nella navigazione quotidiana delle persone. Gli smartphone, in particolare, sono oggi strumento di accesso al Web per una community cresciuta del 55%, mentre i tablet fanno capolino per la prima volta tra le statistiche in attesa delle prossime rilevazioni. Le connessioni da pc casalingo sono cresciute dell’8% rispetto al 2010, mentre gli accessi da scuole ed università sono incrementati del 21%.
Hanno un accesso a internet da qualsiasi luogo e strumento il 76,2% degli uomini e il 72,8% delle donne, in particolare i giovani tra gli 11 e i 17 anni (90,6% degli individui in questa fascia d’età) e i 18-34 anni (88,9%) e nella fascia più matura tra i 35 e i 54 anni (82,6%), di tutte le aree geografiche d’Italia con livelli di concentrazione simili nel Nord e nel Centro (quasi 78%) ad eccezione dell’area Sud e Isole che presenta una percentuale più contenuta (68%). L’accesso a internet si conferma ampiamente diffuso tra tutti i profili socio-demografici, registrando una concentrazione quasi assoluta tra i profili più alti in termini di istruzione e condizione professionale.
I dati sembrano dimostrare pertanto una certa spaccatura culturale, soprattutto, nella quale è la propensione al Web a fare la differenza tra chi dispone di vari canali di accesso e chi invece ancora li ignora. L’utilizzo di strumenti mobile è motivato soprattutto dalla volontà di rimanere in contatto con la Rete e per l’invio di email, mentre i social network sembrano essere meno incisivi di quanto non potrebbe sembrare di primo acchito:
Tra le attività più citate da chi dichiara di accedere a internet da cellulare: navigare su internet (il 53,2% dei casi), inviare/ricevere e-mail (il 29,9% dei casi), consultare motori di ricerca (28,3%), accedere ai social network (26,7%), scaricare e utilizzare applicazioni (20,2%). Quote comprese tra il 10% e il 20% per altre attività, come consultare itinerari, mappe, il meteo, consultare siti di notizie, guardare video online.
Rispetto alla fine del 2011 gli italiani online sono aumentati ed è aumentata l’attività generale sulla rete, ma al tempo stesso è caduto del 14% il numero dei minuti passati online nel giorno medio ed al tempo stesso è caduto del 17% il numero delle pagine viste pro-capite. Questi ultimi dati sono probabilmente frutto dell’aumentata presenza degli strumenti mobile nella navigazione quotidiana, elementi che limitano la navigazione e trattengono meno l’utenza online durante le sessioni in mobilità.