L’IVA da oggi sale al 22% portando con se possibili rincari su beni e servizi come computer, smartphone, tablet pc, TV, abbonamenti internet e molto altro ancora. Rincari che potrebbero pesare molto, sopratutto con chi approfitterà dell’aumento dell’IVA per ritoccare verso l’alto i prezzi. Una stangata che, secondo le associazioni dei consumatori, potrebbe costare alle famiglie italiane tra i 207 e 349 euro in più in un anno. Tuttavia, come avvenne con l’aumento al 21%, molti rivenditori potrebbero anche decidere di assorbire l’aumento risparmiando al cliente finale un’ulteriore spesa in un momento non propriamente positivo per l’economia italiana. Del resto le variazioni più sensibili sarebbero comunque di una manciata di euro ma solo sui beni di lusso, quelli che presentano cioè costi molto alti.
L’effetto dell’IVA al 22% si vedrà nel suo insieme nei prossimi giorni. Ad oggi infatti, gli eStore e i negozi fisici stanno ancora aggiornando il loro database di prodotti. Alcune variazioni si possono già comunque vedere. Apple ha deciso per esempio di non aumentare il costo dei suoi prodotti nonostante il rincaro dell’IVA. Per farlo, ha addirittura abbassato di una manciata di euro il costo dei suoi computer in maniera tale che con la nuova aliquota non ci fossero differenze rispetto a prima. Una scelta che sicuramente verrà apprezzata dai suoi clienti. Anche il noto eStore Gli Stockisti terrà bloccati i prezzi e mette bene in vista nel suo sito che l’aumento dell’IVA non comporterà nessun aumento di prezzo.
Telecom Italia, dalla sua home page, fa sapere invece di essere in fase di aggiornamento dei suoi sistemi alla nuova aliquota del 22%. Frase che fa intuire possibili aumenti tariffari che potrebbero però venire mitigati dal lancio di qualche promozione speciale.
Nessuna variazione e nessun avviso riscontrabile al momento ne sui più famosi eStore come Mediaworld, Marcopolo, Uniero e Saturn e nemmeno sui portali degli altri provider e gestori di telefonia mobile italiani. Questo non significa comunque che gli aumenti siano scongiurati anche se la speranza per tutti è che gli aumenti vengono assorbiti dai rivenditori e dai gestori.
Aggiornamento:
- 3 Italia ha aggiornato alcuni dei suoi profili tariffari alla nuova aliquota. Per esempio, Power10 passa da 10.08 centesimi al minuto a 10.17 centesimi.
- TIM fa sapere che si farà carico dell’aumento dell’IVA per quanto riguarda i clienti ricaricabili. Per i clienti abbonamenti, tutti i prezzi indicati nelle offerte tengono conto dell’aliquota IVA aumentata dal 21% al 22% e di un bonus pari all’aumento dell’IVA che TIM accrediterà sul rendiconto telefonico emesso a Novembre 2013.
- CoopVoce non aumenterà le sue tariffe al pubblico.
- Telecom Italia, Infostrada e Fastweb hanno aggiornato i loro listini alla nuova aliquota. Tuttavia gli aumenti vengono compensati dalle promozioni per le nuove attivazioni che rimangono invariate.
- Vodafone ha deciso di adeguare alla nuova aliquota i piani Vodafone 12 e Vodafone al Secondo e tutti i prodotti non più sottoscrivibili.