Le vendite di smartphone in alcuni paesi sono rimaste invariate rispetto al 2015, a causa della saturazione dei mercati. La società di ricerca GfK ha tuttavia rilevato nel terzo trimestre 2016 un incremento del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il risultato migliore è quello della Cina, seguita dall’Europa centrale e orientale. Nel 2017 è prevista un aumento delle vendite nei paesi emergenti.
Nel terzo trimestre 2016 sono stati venduti 353,2 milioni di smartphone con un incremento del 7,5% rispetto al 2015. I produttori hanno quindi incassato 103,8 miliardi di dollari, 8,3 miliardi in più rispetto al 2015. Solo in Cina sono stati venduti quasi un terzo dei dispositivi (113 milioni) con un aumento del 15% dovuto alla diffusione dei modelli con prezzo compreso tra 250 e 500 dollari. Molti produttori cinesi, tra cui Huawei e Xiaomi offrono smartphone con caratteristiche evolute a cifre inferiori ai loro concorrenti occidentali.
I paesi dell’Europa centrale e orientale hanno fatto registrare un +10% (da 18,7 a 20,5 milioni di unità), mentre in Europa occidentale non ci sono state variazioni di rilievo (+1%). Le vendite in Argentina, Perù e Cile hanno contribuito all’aumento del 6% in America Latina. Positivi anche i dati dei paesi asiatici, africani e quelli del Medio Oriente. L’unica percentuale negativa (-1%) appartiene al Nord America.
GfK prevede che, entro fine 2016, saranno venduti circa 1,4 miliardi di smartphone, di cui quasi un terzo (444,7 milioni) in Cina, 211,3 milioni nei paesi asiatici emergenti, e 171,2 milioni di Medio Oriente e Africa. La società di analisi conferma dunque la saturazione in Nord America, Europa e nei paesi asiatici più sviluppati.