Aurora Station è un progetto alquanto visionario e avveniristico, che sembra uscire da un film o da una pellicola di fantascienza: sarà un hotel nello spazio, una struttura allestita in modo da ospitare i turisti che vorranno guardare il nostro pianeta dall’alto. Se l’annuncio fosse arrivato qualche giorno fa avremmo pensato a un pesce d’aprile ben congegnato, invece è tutto vero.
L’idea è di una società statunitense chiamata Orion Span. Una startup, ma con le idee ben chiare. Se Virgin Galactic e Blue Origin hanno intenzione di promuovere il turismo spaziale sotto forma di brevi voli al di fuori dell’atmosfera terrestre, qui ci si spinge ben oltre. Sarà possibile soggiornare in orbita, insomma. La struttura verrà realizzata all’interno di un impianto nella città di Houston, con il lancio previsto per il 2021, mentre i primi avventori saranno accolti a partire dall’anno successivo. Nessuna informazione su come il team ha previsto di affrontare le numerose sfide ingegneristiche che un’iniziativa di questo tipo porta inevitabilmente con sé. Queste le parole di Frank Burger, CEO e fondatore della società impegnata nel progetto.
Abbiamo progettato Aurora Station per fornire una soluzione nello spazio “chiavi in mano”. Al momento del lancio sarà subito in servizio, portando i viaggiatori nello spazio in modo rapido e più economico che mai, offrendo un’esperienza indimenticabile.
Le tariffe non sono esattamente alla portata di tutte le tasche: 9,5 milioni di dollari per trascorrere un periodo pari a dodici giorni all’interno di Aurora Station. La spesa include anche un programma di training della durata pari a tre mesi e il trasporto dalla Terra all’hotel. A bordo vi saranno due membri di Orion Span pronti ad accogliere non più di quattro ospiti per volta. Gli interessati possono fin da subito prenotare un biglietto versando una caparra pari a 80.000 dollari, rimborsabile per intero.