Immaginiamo che un bambino stia giocando con un pallone proprio vicino alla strada e che questo pallone sfugga al suo controllo mentre un’auto sta per percorrere quella strada, magari tortuosa. Nessuna persona sarebbe capace di vedere il pallone o ancora peggio il bambino che attraversa per recuperarlo, ma l’auto a guida autonoma sì: questo, grazie a una innovativa tecnologia laser estremamente sensibile capace di vedere gli oggetti nascosti dietro gli angoli.
Un domani le auto a guida autonoma potrebbero reagire ai pericoli su strada prima ancora di vederli mediante la tecnologia di imaging sviluppata dai ricercatori dell’Università di Stanford. Che si tratti di un bambino che corre dietro a una palla, di una mandria di mucche che la sta attraversando o di un’auto rotta e ferma proprio dietro l’angolo, gli ostacoli inaspettati possono rivelarsi mortali per i conducenti. Ma gli scienziati dicono che le macchine del futuro potrebbero essere in grado di anticipare tali pericoli. È già possibile dare uno sguardo grazie al video disponibile qui di seguito, che mostra i progressi effettuati su un sistema basato su laser in grado di produrre immagini di oggetti invisibili all’occhio umano:
La tecnica utilizza un laser disposto accanto a un rilevatore di fotoni altamente sensibile, capace di registrare anche una singola particella di luce, che riflette le superfici vicine per identificare potenziali oggetti dietro un angolo, che una persona non potrebbe mai vedere. L’algoritmo dietro la tecnologia può creare un’immagine dell’oggetto rilevato dal laser in alcuni minuti, sebbene i ricercatori pensano di poter accelerare il processo rendendolo istantaneo in futuro; si è comunque già al punto in cui potrebbe essere pronto per l’utilizzo nei sistemi LIDAR.
Vi è infatti da sottolineare che la natura altamente riflettente della segnaletica stradale e dei riflettori a bordo di una bicicletta rendono la tecnologia particolarmente adatta per le auto senza conducente, infatti la ricerca utilizza sensori simili a quelli già utilizzati nei veicoli a guida autonoma. Ma la nuova tecnica ha anche altre applicazioni oltre le auto autonome: il team dice che lo stesso sistema potrebbe consentire alle squadre di soccorso di trovare persone bloccate da macerie in una situazione di emergenza, invisibili alla vista umana; inoltre, ad esempio, i veicoli aerei potrebbero utilizzarla per vedere cosa c’è sotto un’area in cui alberi e fogliame coprono la visuale.
Sebbene rimangano ancora ostacoli da superare, si è probabilmente vicini a un futuro in cui le auto senza conducente non solo abiteranno le nostre strade, ma saranno anche potenzialmente capaci di ridurre la percentuale di incidenti stradali, che ogni anno causano oltre un milione di morti.