L’autonomia è uno dei problemi che impediscono alle auto elettriche di coprire grandi distanze. Tesla ha recentemente aperto numerose stazioni di rifornimento per consentire ai suoi utenti di attraversare gli Stati Uniti da est a ovest e viceversa. Toyota invece ha annunciato un grande passo avanti nello sviluppo di batterie a stato solido di piccole dimensioni che dovrebbero sostituire le attuali batterie agli ioni di litio entro il 2020.
Dal 2012 ad oggi, la casa automobilistica giapponese ha incrementato di cinque volte la corrente generata dalle unità a stato solido. Le celle, grandi quanto una moneta, offrono una densità di energia doppia rispetto alle batterie agli ioni di litio e potrebbero alimentare un veicolo elettrico per almeno 300 miglia (circa 483 Km) con una singola carica. L’arrivo sul mercato è previsto solo nel 2020, quindi Toyota ha tutto il tempo per migliorare ulteriormente l’autonomia. Questo tipo di batterie rappresenterebbero una svolta per il settore, in quanto più compatte ed efficienti.
In una batteria a stato solido, l’elettrolita liquido presente nelle batterie agli ioni di litio o al nickel-metallo idruro viene sostituito con un elettrolita solido (polimero o ceramica). Oltre a fornire una densità di energia maggiore, possono essere modellate per occupare meno spazio nel veicolo. Il prototipo di Toyota raggiunge i 400 Wh/litro contro i 300 Wh/litro delle batterie agli ioni di litio. Ma i progettisti giapponesi ritengono che si possa arrivare anche a 700 Wh/litro entro il 2025.
Per poter diventare una valida alternativa alla benzina, si dovrebbe ottenere un’autonomia di almeno 1.000 Km con una carica. Questo obiettivo è piuttosto difficile da raggiungere a causa di vari ostacoli. Nel frattempo, le batterie a stato solido possono però trovare posto nei veicoli ibridi, come la Toyota Prius.