Enel ha firmato un accordo con Mercedes-Benz e Nissan per dar vita ad un parco macchine del tutto inusuale ed originale: le Enel Special Edition saranno infatti le «prime vetture al mondo a edizione limitata col logo di una grande utility», pensate all’interno di un progetto di marketing focalizzato sulla promozione dei servizi Enel per la mobilità elettrica.
Le auto Enel Special Edition
L’obiettivo, spiega Enel, è quello di creare un gruppo di “ambasciatori” dei valori associati alla mobilità elettrica e per questo motivo una grande flotta di vetture è stata messa a disposizione dei dipendenti del gruppo e porterà ora il messaggio per le strade italiane.
E non si tratta di auto qualunque: le Enel Special Edition saranno Mercedes-Benz Classe B Electric Drive o Nissan Leaf, in entrambi i casi in modello full optional ed edizione limitata. «Col lancio delle Enel Edition Mercedes-Benz Classe B Electric Drive e Nissan Leaf 100% elettrica diventiamo la prima azienda nel mondo delle utilities a definire accordi con case automobilistiche per lo sviluppo di un’auto elettrica in un’edizione speciale. La mobilità elettrica non è più uno strumento a disposizione di pochi appassionati ma è sempre più un’alternativa valida soprattutto per chi vuole spostarsi in maniera sostenibile»: parola di Nicola Lanzetta, Responsabile Mercato Italia di Enel, le cui parole sottolineano come l’iniziativa voglia diventare trampolino di lancio per il brand Enel nel settore della mobilità.
Stesso concetto è ribadito da Ernesto Ciorra, Direttore Innovazione e Sostenibilità del gruppo italiano, secondo il quale «In Italia cresce la voglia di guidare elettrico e Enel è impegnata nello sviluppo di una rete di ricarica, diffusa su tutto il territorio, che permetta a chiunque di girare in lungo ed in largo il nostro Paese con la certezza che lungo la strada troverà, quando ne avrà bisogno, una colonnina per ricaricare la propria auto velocemente: in circa 20 minuti, il tempo di una sosta in un’area di servizio». Del resto i punti di ricarica sono l’estensione territoriale della batteria di bordo, trama sulla quale la mobilità elettrica sarà tessuta nei prossimi anni: soltanto una rete capillare di ricarica, unita ai passi avanti che la ricerca compie nel campo degli accumulatori, può abbattere l’ultima grande barriera all’ingresso per la scelta dell’elettrico.
Enel, Mercedes e Nissan
Le felicitazioni per l’iniziativa giungono anche da Mercedes-Benz a voce di Roland Schell, Presidente di Mercedes-Benz in Italia: «Abbiamo già in gamma 10 vetture ibride e con smart abbiamo aperto la strada alla mobilità elettrica 100%. Siamo felici di avere al nostro fianco in questo viaggio un partner come Enel Energia che ha scelto la nostra Classe B Electric Drive per la sua flotta e per la mobilità dei collaboratori attraverso un’offerta a loro dedicata». Avere a bordo del progetto anche Nissan significa collaborare con il gruppo che meglio di ogni altro ha saputo portare sul mercato la propria offerta, con l’auto che più di ogni altra ha incontrato il favore degli acquirenti (la Nissan Leaf è stata l’auto elettrica più venduta in assoluto degli ultimi anni). Questo il plauso di Bruno Mattucci, Amministratore Delegato di Nissan Italia: «Siamo entusiasti del lancio di questa special edition realizzata con ENEL, che conferma ancora una volta quanto le nostre visioni sulla mobilità urbana siano in comune e orientate verso il miglioramento della vita delle persone e dell’ambiente in cui viviamo. La rete elettrica nazionale è indiscutibilmente una parte integrante della mobilità elettrica e con ENEL collaboriamo con l’intento di migliorare la connessione tra veicoli, produttori di elettricità, fonti di energia rinnovabile e in un futuro non lontano anche edifici».
Quest’ultimo punto sembra essere molto interessante, quasi una anticipazione. Nissan, infatti, in altri paesi già consente alle proprie auto di alimentare addirittura una abitazione sfruttando l’accumulatore per la gestione dei consumi domestici. In Italia tutto ciò non è ancora possibile, ma il giorno in cui la normativa lo permetterà non vi saranno più ostacoli ad una estensione degli accordi già in essere tra Enel e le case automobilistiche. Se l’immaginario collettivo tende a pensare all’auto come ad un elettrodomestico che si ricarica dall’impianto di casa, in futuro il processo sarà completamente ribaltato e la casa sarà alimentata dall’auto nelle situazioni di necessità.
Il primo accordo tra Enel e Nissan in tema di Vehicle-to-Grid, del resto, è giunto già nel 2015 e dunque non restano che da superare gli ultimi ostacoli tecnici e normativi per far sì che il V2G diventi realtà. Quando succederà tutto ciò? «In un futuro non lontano», dice Nissan.