Le auto elettriche sono ancora poco diffuse, principalmente a causa dei prezzi elevati rispetto ai veicoli tradizionali, ma senza dubbio sono destinate ad aumentare di numero nei prossimi anni. Questo genere di auto però ha un “difetto”: sono troppo silenziose. Se da un lato si avranno città meno acusticamente inquinate, dall’alto c’è il rischio di un aumento degli incidenti che coinvolgono i pedoni e i ciclisti. Il Parlamento Europeo ha quindi deciso di rendere obbligatoria l’installazione di un generatore di rumore.
La NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), l’agenzia statunitense incaricata di stabilire gli standard di riferimento per la sicurezza sulle strade, ha imposto ai produttori l’utilizzo di avvisi sonori per le auto elettriche ed ibride che circolano a bassa velocità. Finalmente anche il Parlamento Europeo ha preso una simile decisione. A partire dal 1 luglio 2019, tutti i nuovi veicoli devono essere equipaggiati con un Acoustic Vehicle Alerting System (AVAS) per segnalare la loro presenza, non solo ai non vedenti, ma anche ai pedoni (spesso impegnati a chattare mentre attraversano la strada) e ai ciclisti.
La normativa precedente prevedeva l’installazione di un sistema di suoni artificiali solo su base volontaria, ma un emendamento presentato dai democratici liberali ha reso questo requisito obbligatorio per tutti i veicoli elettrici ed ibridi. I produttori hanno cinque anni di tempo per rispettare la nuova legge, seguendo le specifiche che la Commissione Europea redigerà entro luglio 2017.
L’AVAS deve generare un suono simile a quello delle auto con motore a combustione, in modo da essere facilmente riconoscibile. Per questi ultimi veicoli, invece, il Parlamento Europeo ha deciso di ridurre il limite del rumore emesso. Entro il 2026, il rumore verrà ridotto da 74 a 68 dB. Per le nuove auto dovranno essere usate delle etichette, così da fornire ai consumatori informazioni sui livelli di rumore.