Quando si parla di auto a guida autonoma, i primi nomi che vengono in mente sono quelli di Tesla e di Google, aziende che hanno investito milioni di dollari in progetti del nuovo settore. Tuttavia, la prima auto a guida autonoma ad aver attraversato con successo gli Stati Uniti, da San Francisco a New York, è stata un’Audi Q5, modificata con i software in fase di sviluppo progettati da Delphi. Come spiega Jeff Owens, a capo dell’ufficio Tecnologia di Delphi:
Il veicolo in questo suo compito ha superato le nostre aspettative. Le conoscenze accumulate nel viaggio ci aiuteranno ad ottimizzare i nostri prodotti esistenti e accelerare lo sviluppo di quelli futuri, permettendoci di fornire al settore automotive tecnologie migliorate per i nostri clienti.
Il viaggio è stato una presentazione della nuova tecnologia Delphi, ma principalmente una possibilità per conoscere le auto a guida autonoma il più possibile, tramite un test su strada che sapesse fornire una importante raccolta dati sul campo. Lungo le 3.400 miglia percorse, la vettura usata per il test è stata lasciata in modalità autonoma il 99% del tempo, con i piloti a prendere il controllo per il restante 1%: il viaggio è durato nove giorni ed ha attraversato 15 Stati oltre al Distretto di Columbia. La lunghezza del percorso è una variabile estremamente significativa: Google ad esempio ha finora effettuato molti test su lunghezze più brevi, dunque in ambiente più controllato e con un minor numero di variabili ad ostacolare la riuscita dell’esperimento. 3400 miglia sono invece una base importante, che peraltro dona ancor maggior risalto al lungo test già compiuto negli anni passati in Italia quando con un viaggio verso la Cina è stato possibile mettere in mostra l’eccellenza nostrana di VisLab nel comparto.
Delphi ha ancora molta strada da fare prima di avere auto a guida autonoma pronte per i consumatori, ma utilizzando i dati raccolti si potrà migliorare notevolmente la tecnologia disponibile per i prossimi test. Lungo il percorso la macchina ha incontrato situazioni complesse come rotatorie, zone in costruzione, gallerie, conducenti aggressivi e diverse situazioni atmosferiche: il team ha raccolto 3 Terabyte di dati dicendosi estremamente soddisfatto per il risultato conseguito.