AUTOcyb mette al sicuro i dati dei sistemi EDR

Proposto sulla piattaforma IndieGoGo il dispositivo AUTOcyb, primo sistema realizzato per la protezione delle informazioni salvate dai sistemi EDR.
AUTOcyb mette al sicuro i dati dei sistemi EDR
Proposto sulla piattaforma IndieGoGo il dispositivo AUTOcyb, primo sistema realizzato per la protezione delle informazioni salvate dai sistemi EDR.

Le automobili sono sempre più tecnologiche: dai sistemi per l’intrattenimento di chi si trova al volante e dei passeggeri, fino a quelli dedicati alla sicurezza, le quattro ruote hanno intrapreso da qualche anno un percorso di metamorfosi che le sta portando a diventare qualcosa in più rispetto a semplici mezzi di trasporto. Alcuni veicoli sono dotati di EDR (Event Data Recorder), ribattezzati “scatole nere” per la loro funzione, ovvero quella di registrare dati come la tensione delle cinture di sicurezza, la velocità di rotazione dei pneumatici o l’apertura degli airbag.

Queste informazioni possono risultare molto importanti in seguito al verificarsi di un incidente, ad esempio per stabilire l’esatta dinamica dell’impatto, cosa è avvenuto prima, durante e dopo l’evento. Il proprietario però ha solitamente ben poco controllo su quanto immagazzinato in queste memorie. È qui che entra in gioco AUTOcyb, dispositivo proposto sulla piattaforma di crowd funding IndieGoGo con l’obiettivo di raccogliere i 132.000 dollari necessari per avviare la fase di produzione. Si tratta sostanzialmente di una protezione, attraverso la quale è possibile rendere inaccessibile tutto quanto salvato da un sistema EDR.

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Tom Kowalick, presidente dell’azienda AIRMIKA responsabile del progetto, ne assicura la piena compatibilità con tutte le automobili dotate di una porta DLC (Diagnostic Link Connector), interfaccia standard adottata dalla quasi totalità dei produttori per la trasmissione dei dati OBD (on-board diagnostics). Il suo funzionamento è del tutto simile a quello di un normale lucchetto, da bloccare o sbloccare con una chiave. Un dispositivo interessante, il primo di questo genere proposto sul mercato, che solleva però un legittimo dubbio: impedire l’accesso alle informazioni salvate dagli EDR può in effetti essere considerata come una tutela dei dati personali, ma al tempo stesso un ostacolo per indagini e accertamenti da parte di forze dell’ordine o compagnie assicurative in caso di sinistri.

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