Entro la fine dell’anno dovrebbero arrivare sul mercato le prime automobili i sistemi di infotainment sviluppati da Apple e Google (Microsoft seguirà a ruota con Windows in the car). Nonostante le differenze in termini di interfaccia e funzionalità, le tre piattaforme condividono lo stesso approccio, ovvero sono basati su tecnologie proprietarie. L’industria automobilistica potrà però contare su un’alternativa open source: Automotive Grade Linux (AGL).
La distribuzione, sponsorizzata dalla Linux Foundation, è stata sviluppata per offrire ai carmaker una piattaforma gratuita per le auto connesse. Le prima versione di Automotive Grade Linux è già disponibile ed è basata su Tizen, il noto sistema operativo usato in alcuni smartphone, smartwatch e smart TV. AGL rappresenta il risultato della collaborazione tra la comunità Linux e i produttori di automobili, in particolare Toyota, Nissan e Hyundai, che potranno personalizzare l’esperienza utente in base alle proprie necessità.
Le applicazioni incluse in AGL, sviluppate in HTML5 e JavaScript, coprono le principali funzionalità che gli utenti cercano una connected car:
- Home Screen
- Dashboard
- Google Maps
- HVAC
- Media Playback
- News Reader (AppCarousel)
- Audio Controls
- Bluetooth Phone
- Smart Device Link Integration
Come tutte le distribuzioni, anche Automotive Grade Linux offre tutti gli strumenti per partecipare allo sviluppo del progetto, tra cui codice sorgente, documentazione e supporto tecnico. Secondo la fondazione, collaborare con la comunità AGL permette di evitare lo spreco di tempo e risorse dovute alla frammentazione, che invece possono essere sfruttati per migliorare la sicurezza e l’affidabilità dei sistemi di infotainment offerti agli utenti.