Molti dei navigatori satellitari oggi in commercio offrono la possibilità di visualizzare la lista degli autovelox presenti sulla rete stradale. Generalmente però non vengono considerate le postazioni mobili, piazzate per un controllo estemporaneo in una determinata tratta.
Trapster cerca di colmare proprio questa lacuna, affidandosi al crowdsourcing per la segnalazione di queste postazioni, e ad un sistema di controllo, sempre user-generated, per verificare l’affidabilità di quanto riportato.
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Come mostrato nel video, oltre ad un semplice meccanismo di segnalazione (basta tappare sullo schermo del dispositivo in corrispondenza della propria posizione per segnalare un nuovo autovelox rilevato), esiste anche un meccanismo di controllo delle segnalazioni fatte da altri utenti. È inoltre possibile ricevere solo le segnalazioni provenienti dai Trusted Groups, gruppi di utenti particolarmente affidabili, piuttosto che quelle provenienti da tutti gli utilizzatori di Trapster.
Gli autovelox memorizzati da Trapster possono anche essere convertiti in POI (Point of Interest) compatibili con navigatori Garmin, TomTom e Dash Express.
Disponibile gratuitamente per tutti i maggiori sistemi operativi per dispositivi mobili (iPhone, Symbian S60, Windows Mobile e Blackberry), Trapster richiede la presenza dell’antenna GPS e un robusto piano di connessione in mobilità alla rete, visto che i dati scambiati possono arrivare anche a diversi megabyte giornalieri.