Aviary è un progetto nato da una startup di New York avente l’obiettivo di fornire ad utenti finali oppure a sviluppatori di applicazioni sia desktop che mobile una serie di strumenti utili per l’editing di fotografie. Trattasi in sostanza di una piattaforma dotata di numerosi strumenti di primo piano messi a disposizione di chiunque in maniera del tutto gratuita. Dopo aver raggiunto un notevole successo, Aviary giunge ora alla versione 2.0, annunciando diverse importanti novità.
L’ultima edizione dell’editor cerca di mettere sullo stesso piano dispositivi mobile e desktop, consentendo di utilizzare gli stessi strumenti con la medesima interfaccia grafica, personalizzabile qualora venga utilizzata in un’apposita applicazione. Una serie di miglioramenti agli effetti disponibili ed alle performance hanno reso poi questo strumento ancora più efficiente e funzionale, così da potersi candidare ad un ruolo di primo piano in un settore che proprio pochi giorni fa ha visto l’addio di un nome di assoluta importanza quale Picnik.
La bontà del progetto Aviary, del resto, è evidente anche nei numeri, grazie alla presenza di numerose app in cima alle classifiche degli store per dispositivi mobile basate proprio su tale editor e le circa 2 milioni di immagini che settimanalmente vengono processate mediante gli strumenti messi a disposizione. Per incrementare il successo ottenuto fino ad oggi, poi, i vertici della società hanno deciso di lanciare un’app per Facebook, disponibile anch’essa gratuitamente e dotata di una serie di utili strumenti per l’editing in tempo reale sul social network di Menlo Park.
In questo modo Aviary cercherà di sfruttare l’enorme quantità di immagini che ogni giorno vengono caricate dagli utenti del portale fondato da Mark Zuckerberg per ampliare il proprio volume di traffico, sfidando da vicino nomi quali Instagram oppure gli strumenti messi a disposizione dallo stesso Facebook. L’obiettivo della società, del resto, è quello di proseguire lungo la strada del miglioramento costante di un servizio che ha già dimostrato di potersi candidare ad una posizione in prima fila.