Tutti o quasi siamo stati, saremo o siamo colti attualmente dalla sindrome del lavoratore autonomo. Associato ad una completa libertà di fare e agire, legata ad un fare per sé stessi senza capi; il lavoro autonomo non può non essere una scelta consapevole e condivisa da tutti i membri della famiglia. Non ci si butta in un’impresa: il passo deve essere ponderato.
Un aspetto da tenere in considerazione è quello promozionale, ovvero il marketing di noi stessi. Come promuoverci? Come farci conoscere? Come attirare clienti che non siano parenti e amici di amici?
In una recente discussione mi è stato chiesto quanto bisognerebbe investire per cominciare a promuovere un bed and breakfast (attenzione: non un’attività già esistente, ma qualcosa che nasce da zero). Ho risposto che non potrei pensare ad una cifra inferiore ai 20.000 euro. Ad alcune persone coinvolte è sembrata un’enormità, ad altri un’inezia.
Per fornire una cifra plausibile, io partirei elencando gli investimenti di marketing a cui non vorrei mai rinunciare, restando nell’esempio del bed and breakfast ovvero:
- una festa di inaugurazione;
- presenza su guide turistiche nazionali e almeno una internazionale;
- cartelli stradali;
- sito web multilingua;
- materiale cartaceo (brochure, biglietti da visita);
- comunicati stampa sulle riviste di settore;
- campagna test di adwords.
Continuate la lista: che cosa non può mancare per non rischiare il tracollo immediato a causa di totale mancanza di clienti?