Giornata decisamente difficile per la società olandese TomTom, da anni affermata produttrice su scala mondiale di apparecchi per la navigazione personale, il cui titolo è sceso bruscamente di oltre 10 punti percentuali, portandosi a 23.29 euro (36,70 dollari). A spingere al ribasso il titolo della compagnia l’annuncio di ricavi inferiori alle aspettative: 1,8-2 miliardi di euro a fronte dei 2-2,2 miliardi previsti nel mese di febbraio.
La domanda di navigatori ad uso personale è rimasta alta, ma TomTom sembra aver risentito della forte competizione da parte di altri rivenditori, Garmin in particolare, e di altri produttori asiatici tra cui MiTac International. Inoltre, l’inclusione di una unità GPS all’interno di alcuni telefoni cellulari prodotti da Nokia e altri marchi ha reso inutile l’acquisto di un apparecchio dedicato. Secondo quanto dichiarato dalla compagnia, i rivenditori hanno poi ridotto le loro giacenze nei magazzini più di quanto previsto, in particolar modo a livello europeo.
TomTom risulta molto forte a livello europeo, con una penetrazione molto alta nel mercato: si stima infatti che circa la metà degli apparecchi usati per la navigazione all’interno delle automobili siano marchiati TomTom. Secondo l’analista di Pacific Crest Securities David Niederman, il mercato europeo risulta già abbastanza maturo, con una conseguente lenta crescita. Il mercato legato agli Stati Uniti risulta invece attualmente in forte sviluppo, anche se ciò sembra aver aiutato maggiormente il concorrente Garmin; TomTom a confronto possiede infatti un numero minore di prodotti posizionati nelle diverse fasce di prezzi, in particolar modo nella fascia alta dove i margini sono decisamente più ampi. «La domanda sembra costante», ha dichiarato Niederman, «è il prezzo il vero problema».
Come reazione alla situazione, la compagnia ha annunciato l’intenzione di abbassare i prezzi e l’introduzione di una nuova gamma di modelli. Nel frattempo ha annunciato profitti relativi al primo trimestre pari a 260-270 milioni di euro rispetto ai 296 milioni riportati nel primo trimestre dell’anno precedente.