Badi, l’app di affitti con l’AI in testa

Badi trova la sistemazione perfetta con un mix tra AI e machine learning per non sbagliare co-inquilino.
Badi, l’app di affitti con l’AI in testa
Badi trova la sistemazione perfetta con un mix tra AI e machine learning per non sbagliare co-inquilino.

Quante volte, in vacanza, per studio o lavoro, vi siete ritrovati in casa con persone difficili da adattare ai propri stili di vita? Nonostante oggi il concetto di “identità digitale” ci porti a indagare online su un individuo prima di incontrarlo, le apparenze liquide possono ingannare, creando aspettative (o anche malumori) poi non verificate.

Insomma, vada per le piattaforme con cui scegliere una sistemazione per sé stessi, amici o parenti, ma la condivisione degli spazi richiede qualcosa di più intelligente. E quel qualcosa si chiama Badi. Dopo uno sbarco in Italia a fine novembre, la piattaforma ha rilasciato, in esclusiva, i primi dati di utilizzo per città, confermando un trend in crescita e di sicuro interesse.

L’app consente di pubblicare o cercare stanze disponibili in appartamenti condivisi e di trovare coinquilini secondo l’età, i gusti e gli interessi, connettendo le persone senza intermediari né commissioni. Alla base vi è un sistema di AI e machine learning che analizza, proteggendole, le informazioni e i gusti personali, per proporre le migliori soluzioni possibili come risultato delle preferenze inserite manualmente e dedotte dall’intelligenza artificiale.

Se viene alla mente qualcosa di simile è perché Badi è un po’ il Tinder degli affitti, priva di una finalità spiccatamente amorosa ma comunque orientata a far convivere individui che possano andare d’accordo, con un’ovvia percentuale d’errore, dovuta al non perfettamente preventivabile comportamento umano.

Stando a quanto ci ha raccontato in anteprima Alvaro Cordoba, co-founder di Badi: “La nostra è l’unica piattaforma di settore che utilizza l’AI per mettere in contatto chi cerca una stanza e chi un coinquilino. Il team di esperti ha messo a punto un sistema di smart recommendation che unisce le informazioni derivate dai contenuti inseriti dagli iscritti alle elaborazioni di machine learning, ottenute anche dalle connessioni social”.

Dati, anzi big data, migliorano con l’utilizzo dell’app, visto che, ogni volta che un iscritto accetta o rifiuta un possibile match, il sistema è in grado di recepire ed elaborare ulteriori preferenze e affinare la ricerca. Ciò permette ai navigatori di trovare nel giro di poco il coinquilino o la sistemazione ideale, abilitando una comunicazione veloce e proficua tramite una chat. La stessa, presente nell’app è affiancata da uno strumento di organizzazione delle visite e un’integrazione con i pagamenti online sicuri, così da concludere gli affari in maniera veloce e completa.

Particolare non trascurabile giunti ai primi mesi di utilizzo è che Badi va alla grande in Europa e soprattutto in Italia. “In base al numero di utenti c’è prima Londra poi Parigi, Roma, Barcellona e Madrid. Nella capitale italiana, il quartiere più in voga è sicuramente il Prenestino Labicano, seguito dal Tuscolano e l’Ostiense. A Roma si cercano appartamenti/camere che siano soprattutto vicini alla metropolitana o alla stazione ferroviaria anche perché la maggior parte delle persone non è del posto. Come per ogni grande metropoli d’Europa i tassi di criminalità sono più alti che nei paesini, per cui la gente preferisce posti centrali, dinamici e non isolati. Non è banale: la sicurezza, sempre più spesso, supera le altre caratteristiche prese in considerazione quando si tratta di cambiare città”.

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