Baidu investe nello streaming video

Il grande motore di ricerca cinese ha investito ben 15 milioni di dollari per avere l'8,3% di una società che gestisca per lui la sua divisione dedicata allo streaming e al download gratuito di film e show televisivi finanziati dalla pubblicità
Baidu investe nello streaming video
Il grande motore di ricerca cinese ha investito ben 15 milioni di dollari per avere l'8,3% di una società che gestisca per lui la sua divisione dedicata allo streaming e al download gratuito di film e show televisivi finanziati dalla pubblicità

Molto spesso si fa riferimento a Baidu come il Google cinese, per il modo in cui domina il mercato delle ricerche e per il modello di business centrato sulla pubblicità. Ora, però, sembra che la compagnia orientale si stia spingendo in settori che il motore di ricerca statunitense ancora non ha mai affrontato, in primis lo streaming video.

Sono infatti 15 i milioni di dollari che il colosso cinese ha investito per acquisire l’8,3% di UiTV, compagnia che avrà il compito di gestire movie.baidu.com, ovvero la principale direttrice in materia di film e show televisivi del motore. UiTV non solo manterrà la proprietà del dominio, ma curerà separatemente video.baidu.com, altra risorsa di video interna al motore. UiTV si troverà, insomma, a gestire una piattaforma per la visione di contenuti forniti dalle case di produzione attraverso un modello di business basato sul revenue sharing.

Ad aver aderito all’iniziativa ci sono moltissimi tra i principali studios di produzione nonchè canali televisivi, cosa che rende il suo database decisamente il più ampio e vasto di tutta l’internet cinese e del resto l’offerta che si può permettere non ha paragoni con quelle occidentali: download e streaming gratuito di contenuto protetto da diritto d’autore.

Il video sembra infatti una delle cose che più interessano gli internauti cinesi: diversi sondaggi lo rivelano, anche se poi le autorità non mancano di esercitare un forte controllo su tutto quanto viene distribuito. Baidu con il suo 60% di dominio nel settore delle ricerche, da tempo ha deciso di estendere il proprio raggio d’azione anche ad altri ambiti e dopo il video probabilmente sarà la volta dell’ecommerce con l’attacco al dominatore Alibaba.

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