240 milioni di dollari per appena l’1.6% di Facebook. Insomma, 240 milioni per una piccola fetta di una azienda che vive solo di promesse, di suggestioni e di numeri in crescita ancora assolutamente non tali da offrire garanzia alcuna. Per questo motivo l’investimento Microsoft in Facebook è stato avversato dai più, francobollato in fretta come esagerato ed errato.
Steve Ballmer, però, non ci sta. Nel momento in cui la sua macchina finanziaria inizia a lavorare a dovere (dopo mesi di incertezze e promesse disattese), il CEO intende difendere con forza la scelta intrapresa e non vuole sentir parlare di errore: quello in Facebook è stato un importante investimento, assolutamente non uno sbaglio. Queste le parole esatte usate da Ballmer e raccolte da Reuters in occasione di una conferenza a Mumbai: «il valore reale di Facebook deve essere ancora determinato. Di sicuro al momento è molto, molto popolare. Per un’azienda come la nostra, che punta a ricoprire un ruolo decisivo in questo settore, è un investimento molto importante».
Quella di Microsoft, insomma, sembra essere da una parte una scommessa e dall’altra un importante attestato di fiducia: «se Facebook varrà 5, 15 o 50 miliardi di dollari tra qualche anno dipenderà dall’azienda e dall’abilità dei suoi dirigenti di farla crescere». Ballmer non vuole festeggiare un successo ancora non conseguito ma al tempo stesso pretende che non si celebri ancora il funerale dei 240 milioni messi in campo: Microsoft crede nel potenziale di Facebook ed il legame creatosi aiuterà presumibilmente il social networks a crescere anche sulla spinta della leva che fa fulcro a Redmond.
Ballmer, inoltre, fornisce 2 ulteriori indicazioni importanti. Innanzitutto un “no comment” che in questi casi si traduce facilmente in un “non si sa mai”: ancora non sarebbero completamente chiuse le porte verso Yahoo e Microsoft sarebbe ancora vigile e attenta per valutare se uno spiraglio potesse aprirsi improvvisamente («tutto quello che possiamo fare è aspettare»). Inoltre Ballmer spiega che il mondo delle aziende potrebbe vivere alcune difficoltà che potrebbero implicare un budget ridotto di investimento in futuro. Se così fosse Microsoft potrebbe proporre soluzioni nuove per andare incontro alle necessità della domanda evitando che il costo delle proprie proposte possa essere un ostacolo eccessivamente penalizzante tanto per l’azienda quanto per la clientela. Ballmer esprime il tutto con una autentica previsione: «non penso che le cose collasseranno completamente, ma penso che ci sarà un taglio nel capitale di spesa».