La banda larga e il superamento del digital divide sono due degli obbiettivi principali contenuti nell’Agenda Digitale Italiana, voluta dal Governo Monti. Impegni importanti, fondamentali anche per la crescita economica dell’Italia. Superare il digital divide e portare la banda larga a tutti, non è però cosa facile e soprattutto richiede molto soldi, fondi che al momento potrebbero non esserci, soprattutto per le nuove infrastrutture da realizzare al Nord. Per una volta infatti, il sud Italia risulterebbe avvantaggiato rispetto al nord Italia per la realizzazione di nuove linee a banda larga.
Questa situazione è da ricercarsi nel fatto che da tempo erano già stati stanziati fondi per alcuni progetti delle regioni del sud che riguardavano proprio lo sviluppo della banda larga.
E il nord d’Italia? Per sviluppare la banda larga ed eliminare il digitale divide, Roberto Sambuco, membro della “cabina di regia per l’Agenda Digitale“, propone alcune soluzioni. Innanzitutto puntare molto sullo sviluppo delle reti mobili LTE. I gestori TIM, Vodafone, Wind e 3 Italia dovranno rispettare importanti obblighi di copertura, soprattutto nelle aree digital divise e dunque dovranno offrire rapidamente le nuove reti mobili a banda banda a una consistente fetta del territorio italiano.
Un’altra soluzione è quella di far lavorare assieme Regioni e aziende private in progetti comuni per il proprio territorio. Inoltre, uno dei maggiori costi per la realizzazione delle nuove infrastrutture, è la posa delle dorsali. I lavori di scavo e di posa delle linee sono molto onerosi e dunque l’idea sarebbe quella di sfruttare i cavidotti già oggi esistenti senza dunque realizzarne di nuovi. Per farlo però, è necessario censirli per avere un quadro chiaro e completo delle infrastrutture che possono essere utilizzate. Inoltre, più avanti arriveranno nuovi fondi strutturali che verranno utilizzati per realizzare le NGN del nord Italia.