Akamai ha pubblicato il nuovo Rapporto sullo stato di Internet – Connectivity per il Q2 2016. All’interno del rapporto l’Italia mostra interessanti segni di crescita sul fronte connettività a banda larga. Purtroppo, anche gli altri paesi europei crescono e quindi il paese si trova sempre ai margini della classifica. Secondo il nuovo report, la velocità media degli italiani si assesta a 8,2 Mbps con una lieve crescita rispetto al rilevamento precedente ma con una forte variazione positiva rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+29%). Nonostante questi miglioramenti, l’Italia si posiziona agli ultimi posti della classifica europea.
Peggio dell’Italia solo Croazia, Grecia e Cipro. A livello mondiale l’Italia si posiziona al 53esimo posto. Anche nella velocità di picco la connettività italiana migliora ma la classifica mostra il paese sempre agli ultimi posti. Secondo Akamai, la velocità di picco italiana è di 39,4 Mbps. Peggio dell’Italia solo la Grecia e Cipro. Sul fronte adozione della banda larga da almeno 4 Mbps, l’Italia supera una “rivale storica”, la Francia, ma si posiziona sempre agli ultimi posti con un tasso di penetrazione dell’81%. Non va certamente meglio nel tasso di penetrazione delle connettività da almeno 10 Mbps e da almeno 15 Mbps con l’Italia che fa segnare rispettivamente un 19% e 7,95%. Purtroppo, nonostante la sensibile crescita proprio delle connessioni da almeno 15 Mbps, la classifica vede l’Italia sempre tra gli ultimi paesi europei.
Il rapporto di Akamai, per quanto riguarda l’Italia, vede un paese sicuramente in crescita sul fronte banda larga ma con ancora un forte ritardo rispetto ai principali partner europei. L’Italia, dunque, dovrà ancora fare molti sforzi per recuperare il terreno ed offrire un servizio di connettività di alta qualità, oggi necessario per poter competere a livello economico e sociale.
Aziende e il Governo italiano stanno lavorando molto in questa direzione ma la strada da percorrere è sicuramente ancora molto lunga.