Nonostante gli investimenti nel digitale di molte aziende private come TIM, la digitalizzazione del paese continua a proseguire molto lentamente anche se ci sono segnali di crescita incoraggianti. Akamai ha pubblicato il suo nuovo Rapporto sullo Stato di Internet relativo al Q4 del 2016. I numeri che emergono da questo studio mostrano un’Italia che migliora le performance per quanto riguarda la velocità media. Secondo il report, infatti, in Italia la connettività a banda larga può contare su di una velocità media di 8,7 Mbps. Trattasi di un dato leggermente migliore rispetto agli 8,2 Mbps rilevati nel Q3 2016.
Tuttavia, nonostante questa crescita, l’Italia è ancora tra i fanalini di coda dei paesi europei. Peggio fanno solamente Croazia, Grecia e Cipro. La Norvegia è il paese più virtuoso in questa classifica con ben 23,6 Mbps medi. Anche le classifiche settoriale differenziate per velocità non vanno bene. Addirittura, la classifica che evidenzia l’adozione di connettività sopra i 4Mbps è in calo dell’1,8%. Solo il 78% di connessioni sono sopra i 4 Mbps. Un po’ meglio ma non troppo, va con i risultati delle connessioni sopra i 10 Mbps e i 15 Mbps. Solo il 23% di connessioni sono sopra i 10Mbps e solo il 10% sopra i 15 Mbps. Sebbene la banda larga sopra i 10 Mbps sia in leggero aumento, l’Italia è sempre tra gli ultimi paesi europei. Fanno sempre peggio solamente Croazia, Grecia e Cipro.
Un dato che si spera possa modificarsi rapidamente grazie alla crescente diffusione delle soluzioni in fibra ottica in molte città italiane. Al momento, però, nonostante qualche segnale positivo, l’Italia continua a disporre di una posizione non in linea con le sue ambizioni.
Ma se la banda larga piange, in Italia va molto meglio la connettività mobile. La velocità media registrata da Akamai è di 11,2 Mbps, un valore poco sopra la media europea. Un risultato che sottolinea la bontà degli investimenti degli operatori mobile che lavorano sul territorio italiano anche se le ambizioni italiane sono sicuramente superiori anche in questo settore.
L’Italia, dunque, continua complessivamente a non andare bene. Gli ingenti investimenti non sembrano ancora dare i loro frutti. In ogni caso provider come TIM, Fastweb e Vodafone continuano ad ampliare la loro rete in fibra ottica e non bisogna dimenticarsi di Enel Open Fiber che punta a cablare centinaia di realtà italiane dove in futuro arriverà la connettività sino a 1 Gbps.
Il futuro, dunque, appare un po’ più luminoso di quanto questi dati potrebbero far pensare.