La velocità reale delle connessioni a banda larga è ben distante da quanto promesso dagli operatori. Uno studio dell’Unione Europea ha evidenziato come gli utenti si ritrovino con una linea che raggiunge appena il 75% della velocità di quanto promesso. Un divario piuttosto sensibile che è rimasto costante nel tempo, nonostante con il passare degli anni gli operatori abbiano investito molti milioni di euro nelle infrastrutture andando ben oltre l’ADSL con l’arrivo delle VDSL e della fibra ottica.
Ecco perché l’Unione Europea ha chiesto maggiore trasparenza agli operatori. Grazie comunque all’entrata in vigore del “Telecoms Single Market Package“, previsto per l’aprile del 2016, gli operatori saranno costretti ad informare gli utenti sulla velocità minima e massima garantita sia delle connessioni fisse che da quelle mobile. Gli operatori, inoltre dovranno garantire tali velocità ai loro clienti. In caso contrario dovranno offrire una qualche forma di rimborso ai clienti che avranno anche la facoltà di recedere immediatamente il contratto. Dal report dell’Unione Europea emerge come siano le connessione basate sulla tecnologia in fibra ottica le più affidabili con una velocità reale più vicina alle promesse.
“Disastroso” il risultato delle connessioni xDSL che garantirebbero una velocità reale non superiore al 63,3% di quanto promesso. Trattasi, dunque di risultati che fanno riflettere e che danno ragione alle molte lamentele dei clienti degli operatori che denunciano da anni prestazioni delle linee ben sotto le attese.
Fortunatamente l’Unione Europea vuole dare ai consumatori maggiori possibilità di difesa obbligando gli operatori a maggiore trasparenza ed a mantenere le promesse date.