Da pochi giorni disponibile al pubblico, il “Rapporto sulla domanda di connettività e servizi
a banda larga nelle famiglie italiane” (pdf) compilato dall’Osservatorio Banda Larga evidenzia una situazione molto particolare per l’Italia. Il digital divide, infatti, si sta facendo sempre più netto non identificandosi più soltanto nella dislocazione geografica (con le aree rurali penalizzate e le aree metropolitane colme di opportunità), ma creando anche un netto divario culturale tra gli alfabetizzati dell’informatica e chi ne è invece completamente al di fuori.
Il dato più clamoroso, infatti, è quello che vede la popolazione nazionale in banda larga ormai vicina alla saturazione: «Sono, infine, circa 12 milioni le famiglie italiane che non possiedono un PC, mentre sono rimaste solo 1,6 milioni quelle che possiedono un PC senza avere ancora una connessione ad Internet. I due dati appena citati evidenziano che la soglia di saturazione del bacino di utenza potenziale, rappresentato dalle famiglie con PC, si sta progressivamente avvicinando. La percezione dell’inutilità di Internet come barriera all’adozione è, infatti, sempre più consistente, man mano che a rimanere escluse sono le famiglie dalle condizioni socio-economiche più arretrate. Tali famiglie, tipicamente prive di membri in grado di usare un PC, non hanno la possibilità di percepire correttamente le potenzialità della rete come nuovo canale di fruizione di servizi. In tale contesto, se da un lato appare indispensabile ampliare il più possibile la platea dei potenziali fruitori di servizi in rete, appare evidente come l’ulteriore sviluppo dell’ecosistema broadband debba passare necessariamente per il superamento della traiettoria informatica per l’accesso a Internet».
I dati sono relativi alla prima metà del 2009. Per la seconda metà dell’anno l’attesa è di 300 mila nuovi abbonati alla banda larga, portando così vicino a quota 10 milioni gli utenti che accedono alla rete tramite linea fissa (il 58% dei quali tramite l’incumbent Telecom Italia). «Di queste, l’82% ha scelto una modalità di tariffazione flat, l’88% ha un accesso con velocità tra i 2 e i 10 Mbps, il 71% ha una frequenza di accesso giornaliero».
Facebook si conferma il fenomeno del momento: se nel 2008 vi aveva accesso il 19% dei nuclei famigliari, nel 2009 si è già saliti ad un sorprendente 68%. Social network, streaming video e consultazione di siti di news sembrano essere il volano dell’utilizzo della rete, con un crescente numero di utenti interessato ad avere connessioni sempre più performanti per avere accesso a servizi per cui si nutre crescente curiosità.
I social network, inoltre, sembrano essere il motivo primo che spinge gli utenti a dotarsi anche di connettività mobile: «sono oramai quasi 1 milione le famiglie che usano esclusivamente la rete mobile (UMTS/HSDPA) per accedere a Internet, mentre sono diventate circa 1,5 milioni quelle che, oltre ad un accesso broadband fisso, dispongono anche di una connessione broadband mobile».