Ogni volta che riportiamo gli studi internazionali che rilevano la qualità della banda larga nel mondo è sempre imbarazzante affrontare il tema legato al nostro Paese. Approfondiamo oggi proprio il capitolo Italia sfruttando il rilevamento effettuato da Akamai di cui abbiamo già parlato qualche settimana fa. I numeri sono chiari, lo stato delle Tlc italiane è tutto fuorché roseo. In Europa, rispetto anche al passato, siamo peggiorati e oramai siamo quasi il fanalino di coda del vecchio continente.
Secondo i rilevamenti molti precisi di Akamai, l’Italia si trova al penultimo posto nella classifica europea insieme alla Grecia e davanti solo alla Spagna, con una velocità media rilevata di 3,4 Mbit. I dati, ricordiamo, si riferiscono all’ultimo trimestre del 2010.
Numeri assolutamente impietosi se pensiamo che la città europea dove la banda larga corre di più è Costanza che si trova in Romania, con una velocità media di circa 8,3Mbit. Non parliamo poi di confrontarci con l’estero perché per esempio i giapponesi possono mediamente usufruire di una linea da 8,8Mbit e le loro principali città svettano nelle primissime posizioni della classifica delle città con la più larga disponibilità di banda.
Al top della classifica per nazioni troviamo invece la Corea del Sud con 13,7Mbit medi.
Numeri impietosi se confrontati con i nostri. Per gli amanti delle statistiche nel nostro bel Paese, il 10% delle connessioni Internet supera a stento i 5 Mbit, l’83% supera di poco i 2 Mbit, mentre l’1,1% è ancora al di sotto dei 256 Kbit.
Le rilevazioni sono state fatte utilizzando gli oltre 84mila server della rete Akamai sparsi in 72 Paesi.