“Ogni indugio sulla liberazione delle frequenze’ per la banda larga non e’ piu’ tollerabile“. Questa la dura affermazione di Corrado Calabrò, presidente dell’AGCOM, sul tema dell’asta delle frequenze per la banda larga mobile, che come abbiamo avuto modo di scoprire sta vivendo una fase molto delicata a causa della mancata liberalizzazione dello spettro a 2,6Ghz da parte del Ministero della Difesa. Continua ancora Calabrò: “Le frequenze devono essere liberate, cosi’ come dicono le direttive europee e messe al servizio degli operatori delle telecomunicazioni.”
Il tema della banda larga mobile, è da tempo nei pensieri del presidente dell’AGCOM, che tempo fa lanciò una provocazione asserendo che le reti mobili nostrane erano a rischio collasso. Fa molto bene quindi Calabrò a spingere affinché l’asta si tenga il più presto possibile, le reti mobili italiane non saranno al collasso, ma sicuramente sono decisamente sotto stress.
Infatti, il presidente dell’AGCOM sottolinea ancora come in passato non era prevedibile un boom simile di servizi a banda larga mobile e quindi è assolutamente necessario correre ai ripari. Uniche ombre nel futuro della banda larga, sia mobile che tradizionale, gli operatori così detti “over the top” come Facebook, Youtube e Google che generano un altissimo traffico nella rete, ma che di fatto non partecipano al potenziamento della stessa.
Basterà questo invito del presidente dell’AGCOM a far ripartire le procedure per l’asta per l’assegnazione delle frequenze? Molto difficile, ma noi speriamo di si.