Continua il sondaggio che l’associazione AntiDigitalDivide ha proposto per la mappatura della copertura italiana della banda larga. Nei giorni in cui da più parti si è costretti ad ammettere una situazione di paradossale difficoltà, con Viviane Reding a rimarcare il grave digital divide periferico che il nostro paese vive al di fuori dei centri metropolitani, ADD fa il punto della situazione sulla base dei dati ricevuti dall’utenza.
Un piccolo modulo è stato infatti messo a disposizione online per cercare di raccogliere dati altrimenti impossibili da avere con precisione: quali e quanti comuni sono coperti da broadband? Sugli 8103 comuni italiani esistenti (dato Wikipedia), si ha una risposta relativamente a poco più di 4000 entità. Oltre metà del territorio, dunque, è già presente nel database ADD e la percentuale risultante denota come ben l’80.7% di questo campione risulta non coperto da broadband.
Il risultato è, per forza di cose, completamente sbilanciato dalla parte più negativa del quadro reale. Tuttavia il dato può essere tranquillamente adoperato per fare quantomeno una stima minimale: se 8102 sono i comuni esistenti e se 3534 sono quelli accreditati come privi di copertura, significa che almeno il 43.6% del territorio non può godere di banda larga. Il dato, secondo questa grossolana valutazione, con l’avanzare del sondaggio non può che salire. I dati risultano dunque essere ancor più pesanti di quelli ufficiali, dipendenti dai report Telecom Italia e spesso basati più su una copertura della popolazione (prospetto maggiormente positivo grazie alla copertura delle grandi città) che non sull’estensione territoriale della banda larga.
Il sondaggio sul sito AntiDigitalDivide rimane attivo e richiede la collaborazione degli utenti per il completamento della mappatura “user-generated” proposta dall’associazione. Il dato, privo ovviamente di assoluto valore statistico, è basato sul resoconto riportato dall’utenza (va inoltre ricordato come un singolo comune possa essere coperto solo parzialmente in quanto diviso su più centrali, il che implica una stima resa ulteriormente più pesante circa la copertura nazionale) e non ha pretese superiori a quello di un semplice quanto coraggioso tentativo di capire la realtà dei fatti al di là dei dati “ufficiali”.