Le attuali connessioni ADSL, sia home che business, hanno raggiunto tagli teorici di banda massima notevole. Si va dai 7 Mbit ai 24 Mbit a prezzi davvero contenuti (dai 20 ai 39 ? al mese) eppure spesso e volentieri eseguendo un test di connettività on-line si possono percepire risultati ben al di sotto di questa soglia.
Oltre alla banda disponibile va infatti considerata la banda minima garantita che indica la vera e propria disponibilità minima di banda che il provider si impegna contrattualmente a fornire all’utente.
Nei contratti consumer di solito la banda minima garantita non è indicata.
Nei contratti in cui è presente la banda minima garantita può assumere valori molto diversi (dai 32-64 Kbps delle connessioni Alice Business fino anche ad 1 Mbps per le connessioni professionali di Tiscali); ma come fare a verificare che il provider la rispetti?
Purtroppo i test di connettività non sono affidabili e risulterebbe molto difficile, se non impossibile, tener sotto controllo la rete in ogni momento della giornata.
I metodi più affidabili sono due: o impiegare un dispositivo hardware (come ad esempio alcuni router) che integrano una funzione di monitoring oppure passare a servizi più affidabili come le HDSL (connessioni parallele di alta qualità con una banda minima garantita molto alta).