Partono dalla Campania il Piano Nazionale Banda Larga e il Piano Strategico Banda Ultralarga, annunciati a marzo dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE). La firma della convenzione tra il MISE e la regione dà il via agli interventi che permetteranno di azzerare il digital divide in 724 comuni e di portare almeno 2 Mbps nelle abitazioni di tutti i cittadini campani entro i prossimi due anni. Entro il 2015, invece, saranno realizzate reti in fibra ottica per servizi a banda ultra larga (almeno 30 Mbps).
La somma totale per le cinque regioni meridionali (Campania, Basilicata, Molise, Sicilia e Calabria) ammonta a 353 milioni di euro per il Piano Nazionale Banda Larga e 547 milioni di euro (383 pubblici e 164 privati) per il Piano Strategico Banda Ultralarga. La Campania avrà a disposizione, rispettivamente, 35 e 122 milioni di euro. Con i nuovi investimenti in banda larga si otterrà una copertura del 99% della popolazione residente in aree digital divide, in cui risiedono circa 200.000 cittadini. La velocità minima garantita è 2 Mbps. «È prevista l’occupazione diretta di 180 persone (progettisti, tecnici, operai) impegnate in 90 cantieri mobili per la realizzazione di reti in fibra ottica e circa 300 cantieri per l’installazione di apparati elettronici di varie tipologie».
La Campania è la prima regione ad avviare il bando del Piano Strategico Banda Ultralarga con il progetto “Allargare la rete banda larga e sviluppo digitale in Campania” che permetterà di collegare 60 comuni e 700.000 unità immobiliari. In questo caso, la velocità minima sale fino a 30 Mbps. «Il beneficio occupazionale derivante dall’intervento vedrà l’impiego diretto di circa 1.000 occupati per quasi tre anni nei settori impiantistico, civile, elettronico e telecomunicazioni, oltre l’indotto a lungo termine che le infrastrutture di rete sono in grado di creare, a partire dai produttori di apparati, dagli operatori di TLC e ai lavori con competenze ICT».
Le reti in fibra ottica a 30 e 100 Mbps raggiungeranno le cosiddette aree bianche, ovvero ovvero quelle in cui i privati non hanno nessun interesse ad investire. In Campania sono aree candidabili tutti i comuni ad esclusione dei cinque capoluoghi di provincia e di Casoria, Giugliano, Pozzuoli, Torre del Greco e Volla. «Entro il 2015, il 32% delle abitazioni viaggerà in banda ultra larga e, aggiungendo anche i piani degli operatori privati, la Campania potrà vantare una copertura infrastrutturale degna dei paesi europei più all’avanguardia, pari al 53% dei cittadini».