In Italia cresce la copertura dei servizi di connettività a banda ultralarga. Secondo il report dell’Osservatorio EY, in Italia il 53% della popolazione è raggiunta da servizi internet basati sulla fibra ottica. Tuttavia, nonostante la copertura sia avanzata, gli abbonati sono solamente 2 milioni anche se in forte aumento rispetto ai rilievi precedenti. I restanti 15.2 milioni di abbonati sono utenti broadband che utilizzano soluzioni diverse come l’ADSL. Questi dati evidenziano come l’Italia si stia progressivamente digitalizzando grazie ad un mix di investimenti pubblici e privati.
Come noto, però, il ritardo con i partner europei dove la banda ultralarga è un servizio “normale”, è ancora piuttosto ampio. La rincorsa alla digitalizzazione del paese ha, però, causato alcuni effetti interessanti. Grazie, infatti, ai maggiori investimenti del piano Eurosud, il sud dell’Italia può contare su una maggiore copertura dei servizi di connettività in fibra ottica. Nel sud del paese, infatti, il 50% dei comuni è raggiunto dai servizi in fibra ottica. Nel nord-est, invece, il tasso di copertura scende al 16%. Anche la copertura dei distretti industriali risulta insoddisfacente. Il 57% di loro ha una copertura inferiore alla media nazionale.
Trattasi di un ritardo “grave” in quanto sono proprio le aziende ad aver bisogno maggiormente di poter accedere a soluzioni di connettività a banda ultralarga per poter competere sul mercato. L’Italia, dunque, sul fronte banda ultralarga ha ancora molta strada da fare.
Molto meglio, invece, il 4G LTE. La copertura, infatti, ha raggiunto il 97% della popolazione. Gli investimenti per digitalizzare l’Italia, comunque, non si fermano, anzi, i principali effetti si vedranno tra poco. Enel open Fiber ha iniziato la sua opera di cablatura del territorio italiano con lo scopo di creare una rete da poter affittare agli operatori per portare la banda ultralarga in oltre 220 comuni italiani.
Parallelamente, continuano gli investimenti sulla rete di TIM, Fastweb e Vodafone. Inoltre, tra poco il Governo assegnerà i bandi pubblici per coprire le aree digital divise.