Ha risposto su economia e politica, e lo ha fatto replicando a dei cinguettii. Una politica donna un po’ frivola? Nient’affatto: era Barack Obama al suo primo “Town Hall”, un incontro di campagna elettorale. Tutto su Twitter.
La strategia 2.0 del presidente degli Stati Uniti, che ha lanciato una campagna elettorale destinata probabilmente a restare nella storia per l’uso dei social network, è dunque cominciata con il microblogging. Nel suo discorso alla nazione aveva citato Facebook e Google, ma è Twitter il protagonista di askobama.twitter.com. Un modello di partecipazione davvero interessante.
Ieri, in diretta streaming dalla Casa Bianca, Barack Obama ha risposto alle domande confluite nella settimana precedente da tutto il paese, affiancato da Jack Dorsey, cofondatore di Twitter.
Il presidente ha risposto per un’ora ai tweet che gli erano giunti – compreso quelli di alcuni politici repubblicani che si erano incuneati per metterlo in imbarazzo – mostrando una certa consuetudine col mezzo. E sì che avrebbe avuto ragione di qualche remora, visto che proprio su Twitter era stato dato per morto solo qualche giorno fa.
Il dibattito continua sull’hashtag #askobama e sugli account @whitehouse e @townhall di Twitter. Mentre qui si possono trovare delle infografiche sulle statistiche di questo evento.
Un modello eccezionale che sarebbe vedere anche in Italia – dove al massimo ti devi accontentare di question time in diretta su SKY. Ma quando?
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