Nuovi problemi legali in vista per Facebook e LinkedIn: i due social network hanno infatti ricevuto una denuncia da parte di Bascom Research, gruppo attivo nello sviluppo di soluzioni per l’elaborazione e l’analisi di dati complessi in ambito medico di proprietà di Lexington Technology Group. In particolare, al centro della vicenda vi sarebbero alcuni brevetti depositati nel 2001 e violati dalle due aziende, così come da diverse altre finite nel mirino di Bascom.
I brevetti in questione sono quindi i seguenti:
- U.S. Patent No. 7,111,232: “Method and system for making document objects available to users of a network”;
- U.S. Patent No. 7,139,974: “Framework for managing document objects stored on a network”;
- U.S. Patent No. 7,389,241: “Method for users of a network to provide other users with access to link relationships between documents”;
- U.S. Patent No. 7,158,971: “Method for searching document objects on a network”.
L’intero caso, insomma, ruota intorno ad una serie di tecnologie realizzate da Bascom per la gestione di relazioni tra utenti, la condivisione di informazioni e documenti e l’organizzazione di questi ultimi su rete. Per quanto riguarda Facebook, ad esempio, sarebbe finito nell’occhio del ciclone il sistema realizzato dal social network di Menlo Park per creare connessioni tra contenuti caricati dagli utenti (foto, video e altro) e la richiesta nei confronti dei giudici parla sia di un’ingiunzione nei confronti delle aziende ritenute colpevoli che di importanti risarcimenti economici.
Tra gli altri gruppi denunciati figurano anche Novell, Jive Software e BroadVision, creando di fatto un quintetto di società pronte a difendersi dalle accuse mosse da Bascom. Sul fronte del social network californiano, invece, la situazione è in tal senso particolarmente complicata, essendo numerose le cause in cui sono impegnati i legali dell’azienda fondata da Mark Zuckerberg (dopo quella scottante già risolta con Yahoo).