Che la banda larga sia una risorsa fondamentale per lo sviluppo di un paese lo sostengono diversi addetti ai lavori e non solo. Adesso invece, pare che lo stiano capendo anche diversi politici italiani.
Fa parte di questo gruppo sicuramente il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, il quale, parlando dell’imminente passaggio della sua regione al digitale terrestre davanti al vice ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani, ha ricordato come innovazioni di questo tipo, includendo nel suo discorso anche la banda larga, rappresentino delle importantissime risorse per lo sviluppo.
L’occasione è stata la firma di un accordo che porterà la Regione e collaborare attivamente con il Ministero per lo Sviluppo Economico, in maniera da portare la banda larga in tutte le principali infrastrutture della Campania entro qualche anno, come spiegato dallo stesso governatore Bassolino:
Abbiamo attivato, infatti, una collaborazione operativa tra il dipartimento per le Comunicazioni e regione Campania per portare la banda larga in tutto il territorio regionale entro il 31 dicembre 2012. […] Oggi (ha continuato Bassolino) poniamo di fatto le basi per costruire la più importante infrastruttura informativa mai avuta dalla nostra Regione. Già due anni fa, nel 2007, la regione Campania decise di concentrare importanti risorse per portare la banda larga in tutti i comuni, negli uffici, nelle abitazioni del nostro territorio. Con l’accordo siglato oggi, rafforziamo ulteriormente la nostra iniziativa e diamo un contributo significativo alla strategia per la banda larga che governo sta portando avanti in tutte le regioni d’Italia.
Lo scopo dell’accordo è quindi quello di portare l’esperienza di cooperazione fatta in questi mesi che hanno anticipato il passaggio al digitale terrestre, in cui i vertici regionali hanno attivato delle sinergie con il coordinamento del ministero a livello nazione, anche per un piano che servirà a portare la banda larga su tutto il territorio della regione.
I lavori di programmazione dovrebbero partire da subito, approfittando anche dello switch-off che, in queste ore, comincerà a far “migrare” alla tecnologia digitale in ambito televisivo i residenti della Campania, cosa che farà accendere i riflettori, per almeno un paio di settimane, sulla regione, la quale rappresenterà inoltre un banco di prova importante per capire l’impatto del DTT sul sud Italia, ovvero sulle regioni in cui maggiormente potrebbero sorgere problemi a causa dell’elevatissimo numero di emittenti regionali e locali presenti.