In tutto il mondo, Italia compresa, è iniziata la transizione verso le reti mobile di quarta generazione che offrono velocità 10 volte superiore alla attuali reti 3G. I ricercatori della Virginia Tech hanno scoperto però una vulnerabilità nello standard LTE (Long Term Evolution) che potrebbe essere sfruttata per bloccare il servizio in una intera città. È infatti sufficiente utilizzare un economico trasmettitore alimentato a batteria, denominato radio jammer, per mettere fuori uso una stazione base LTE che trasmette il segnale a migliaia di persone.
I dettagli della ricerca effettuata dagli ingegneri della Virginia Tech sono stati inviati alla National Telecommunications and Information Administration, un ente governativo degli Stati Uniti che fornisce alla Casa Bianca consigli sulle policy relative alle comunicazioni. Come è evidente si tratta di un serio problema per la sicurezza nazionale, in quanto le reti LTE dovrebbe essere utilizzate in futuro anche per le chiamate d’emergenza in caso di attacchi terroristici. Attualmente le forze di polizia e i vigili del fuoco usano una rete riservata.
Jeff Reed, capo del Wireless Research Group alla Virginia Tech, sottolinea che qualsiasi frequenza radio può essere bloccata se un trasmettitore invia un segnale alla stessa frequenza con sufficiente potenza. La rete LTE però è particolarmente vulnerabile perché dipende da istruzioni di controllo che occupano meno dell’1% del segnale complessivo. Alcune di queste istruzioni governano la sincronizzazione di tempo e frequenza alla base delle trasmissioni. È sufficiente interrompere la sincronizzazione tra dispositivo mobile e stazione base per bloccare la ricezione e l’invio dei dati. Un hacker o un terrorista con le necessarie competenze può acquistare un radio jammer da 650 dollari per bloccare le trasmissioni di una stazione base LTE. Aggiungendo all’impianto un amplificatore di potenza, è possibile abbattere la rete 4G di un’intera città.
Finora non è stato rilevato nessun tentativo di attacco, ma si tratta di un’eventualità non molto remota dato che in tutto il mondo produttori e operatori telefonici spingono verso le reti LTE (attualmente sono attive circa 100 reti 4G in 94 paesi). In caso di interruzione delle trasmissioni LTE, le reti 2G e 3G continueranno a funzionare, ma esse verranno gradualmente disattivate e quindi non potranno più svolgere la loro funzione di backup.