Batteri e funghi sulla Stazione Spaziale Internazionale? Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Microbiome, gli scienziati della NASA hanno rilevato all’interno dell’imponente stazione spaziale una grande quantità di funghi e batteri pericolosi per la salute umana, e quindi per gli astronauti che lavorano all’interno dell’ISS.
Ma da dove arriverebbero questi pericolosi microbi, addirittura in grado di perforare lo scafo della stazione? Secondo gli scienziati dell’Agenzia Spaziale Americana sarebbero gli stessi astronauti ad averli “portati” sulla stazione: sono infatti molto simili a quelli che si trovano solitamente all’interno degli uffici terrestri.
Il dottor Kasthuri Venkateswaran, ricercatore senior presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA e uno degli autori dello studio, ha dichiarato:
L’ISS è un sistema ermeticamente chiuso, soggetto a microgravità, radiazioni, elevate emissione di anidride carbonica e ricircolo dell’aria attraverso i filtri HEPA ed è considerato un ambiente estremo
Come sottolinea Venkateswaran, i microbi sono noti per sopravvivere e persino prosperare in ambienti estremi, e quelli presenti sulla Stazione Spaziale Internazionale potrebbe esistere addirittura dalla sua stessa costruzione (nel 1998), mentre altri si potrebbero essere introdotti successivamente insieme agli astronauti o ad alcuni carichi.
Venkateswaran ha infine aggiunto:
L’influenza del microbioma sulla salute umana diventa più pericolosa per gli astronauti durante i voli a causa dell’immunità alterata associata al volo spaziale e della mancanza di sofisticati interventi medici disponibili sulla Terra. Alla luce di una nuova era dell’espansione umana nell’universo, come il futuro viaggio spaziale su Marte, il microbioma dell’ambiente chiuso deve essere esaminato attentamente per identificare i tipi di microrganismi che possono accumularsi in questo ambiente unico, come a lungo persistono e sopravvivono, e il loro impatto sulla salute umana e sulle infrastrutture spaziali