Non è di certo un segreto: la batteria non è il punto di forza degli iPhone. Apple non rimane però con le mani in mano e, almeno a livello di brevetto, teorizza la batteria smart: un sistema che apprende pian piano le abitudini dell’utente per ottimizzare il consumo energetico. Non è dato sapere, tuttavia, se questa tecnologia verrà inclusa nel futuro iPhone 6.
Vera e propria croce di ogni iPhone che si rispetti, la batteria dei device targati mela morsicata tende a scaricarsi facilmente, tanto che spesso gli utenti lamentano di non riuscire ad arrivare a sera con un solo ciclo di carica. Le dimensioni contenute dello smartphone, abbinate alle mille funzioni che il dispositivo è in grado di eseguire, determinano una condizione di vera e propria ingordigia energetica, sui cui al momento poco è dato fare. E considerato come il recente aggiornamento a iOS 7.1 sembri essere ancora più dispendioso in termini di autonomia, è ben chiara la tipologia di disagio. Tutti i fastidi potrebbero però essere presto eliminati, così come svela una registrazione all’US Patent and Trademark Office.
Il brevetto in questione illustra un sistema in grado di tenere traccia dei cicli di carica e consumo effettuati dall’utente, così come le sue attività giornaliere, affinché il software possa controllare automaticamente l’approvvigionamento energetico. Ad esempio, nei momenti di scarso utilizzo, iOS potrebbe decidere di ridurre la frequenza del processore, di modificare la luminosità o disattivare il 4G per risparmiare energia, per poi riattivare quanto di sospeso quando il possessore realmente ne ha bisogno. Il tutto, senza che l’utente se ne accorga, per il massimo della praticità.
Nella sottomissione a brevetto, Apple fornisce alcuni esempi del sistema. Il primo riguarda una sessione di gaming in una stanza a luce soffusa: iOS potrebbe decidere di ridurre lievemente la luminosità dello schermo, per fornire maggiore energia al processore e migliorare l’esperienza di gioco. Il secondo, invece, illustra un possessore recatosi in una caffetteria per una pausa: dopo aver pagato il conto con un portafoglio virtuale, iOS ipotizzerebbe per quanto tempo il cliente rimarrà seduto al tavolino, disattivando così i servizi di geolocalizzazione GPS momentaneamente non utili. Questa tecnologia, capace di assegnare più o meno energia alle componenti interne di iPhone a seconda delle necessità, è chiamata “Long Term Power Budgeting” e promette dei melafonini mai più scarichi. Già in passato Apple ha presentato un brevetto simile in concetto, oggi migliorato con questa ulteriore proposta.