Giungono utili informazioni per gli utenti intenzionati a sostituire la batteria dei loro iPhone, approfittando del piano agevolato da 29 euro voluto da Apple. Così come riporta MacRumors, il prezzo promozionale sarà applicabile una sola volta per dispositivo, fatta eccezione per gli smartphone che dovessero fallire i test diagnostici in itinere.
Così come già ampiamente noto, Apple ha implementato un sistema in iPhone 6, iPhone 6S e iPhone SE capace di ridurre i picchi di CPU degli smartphone, in caso la batteria non fornisse energia sufficiente dato il progressivo esaurimento dei suoi cicli di carica. La questione ha sollevato numerose polemiche, sfociate anche in alcune class action, a cui il gruppo di Cupertino ha risposto con una lettera di scuse e con l’avvio di un piano di sostituzione agevolato, proposto a 29 euro anziché i canonici 79.
Come esplicitato già la scorsa settimana, l’iniziativa è destinata a chiunque fosse in possesso di uno degli smartphone già citati. Per la prima sostituzione, non è necessario che il device superi delle indagini diagnostiche particolari, anche se ovviamente deve essere rilevata qualche riduzione delle performance. Così come confermato dalla stessa Apple a MacRumors, tale possibilità è garantita solo per il primissimo intervento, mentre i successivi potrebbero essere proposti a prezzo pieno.
In altre parole, dopo aver sostituito la batteria a prezzo scontato, in caso si volesse procedere a un ulteriore cambio sarà necessario verificare alcune condizioni di vita del terminale. Se la batteria dovesse superare i test diagnostici condotti in Apple Store, tra cui una capacità di carica superiore all’80% di quella originale, sarà infatti chiesto di corrispondere il costo pieno di 79 euro. Se venissero riscontrati malfunzionamenti o difetti, invece, verrà reso nuovamente accessibile il listino scontato.
La possibilità che un utente si imbatta in una simile ipotesi, tuttavia, rimane molto remota. A seguito dell’intervento a prezzo scontato, difficilmente il cliente provvederà a una seconda sostituzione, poiché la nuova componente dovrebbe estendere di almeno altri due anni la vita del device. Considerato non si tratti di modelli particolarmente recenti, dopo 4-5 anni d’uso continuativo l’utente potrebbe semplicemente decidere di passare a un nuovo smartphone.