Electronic Arts e DICE hanno scelto il palcoscenico della GDC 2013 per togliere ufficialmente i veli a Battlefield 4, condividendo al contempo il primo trailer dell’atteso videogioco. In risposta alla reazione di numerosi fan della serie, il produttore esecutivo di DICE Patrick Bach ha espresso un parere molto simile a quello loro, spiegando che il videogame stupirà non tanto per il Frostbite 3 ma per via delle meccaniche di gioco.
«Frostbite 2 è stato cucito su misura per Battlefield 3, Frostbite 3 è stato invece pensato per sviluppare Battlefield 4. Ma siamo giunti a un punto in cui non è importante parlare così tanto del Frostbite. Frostbite è uno strumento. Abbiamo superato il punto in cui impressionare i giocatori parlando delle meraviglie tecnologiche. Sarà l’esperienza derivante dall’uso dell’engine a stupire la gente».
In effetti la qualità estetica già raggiunta con l’ultima iterazione della serie è già talmente alta che per i developer è difficile stupire ulteriormente il pubblico su tal fronte. Secondo Bach, il nuovo motore grafico garantirà a Battlefield 4 un nuovo passo in avanti dal punto di vista prettamente visivo, ma per impressionare i videogiocatori ci vorrà altro. E DICE punterà appunto a fornire una migliore esperienza utente introducendo nuove meccaniche di gioco.
«La next-gen non ha bisogno solo di più poligoni. Per noi, le domande sono: come facciamo evolvere il gameplay? Come facciamo evolvere il comparto narrativo? Come facciamo evolvere le cose che riguardano la tecnologia? Come rendiamo il gioco più Battlefield? Quindi, spostare elementi dal multiplayer al single-player è un modo di farlo evolvere».
DICE è dunque al lavoro per migliorare il comparto single-player, e lo farà proprio rubando alcuni elementi da quello multiplayer, divenuto molto apprezzato nei videogiochi di attuale generazione. Inoltre, la software house punta a creare personaggi di spessore che possano dare una forte impronta alla nuova iterazione. Battlefield 4 sarà disponibile in autunno per PC, Xbox 360 e PlayStation 3.