L’asso nella manica di Apple Music è Beats 1. È questa la prima impressione a poco meno di 24 ore del rilascio della piattaforma di streaming musicale di Cupertino, un ambiente integrato ed elegante, dove Apple ha fatto di tutto per mettere la musica e l’ascoltatore al centro. Ma la vera sorpresa è la stazione internazionale 24 ore su 24, l’ambizioso progetto di Beats 1 che sta già raccogliendo consensi unanimi sulla rete. Merito degli speaker, da nomi di culto come Zane Lowe passando per le celebrity, ma anche di una selezione musicale di ampio respiro. E la domanda sorge lecita: Beats 1 è la radio del futuro, il prototipo di quel che saranno domani le emittenti di tutto il mondo?
Viene ricordato più volte tra un brano e l’altro: Beats 1 è la prima radio internazionale nel mondo, disponibile con programmi live 24 ore su 24, in qualsiasi fuso orario ci si trovi. Un fatto già di per sé unico nel suo genere, poiché di norma i palinsesti radiofonici seguono il normale andamento della giornata, adattando le proposte musicali man mano si abbraccia la sera e la notte. La prima impressione ascoltando Beats 1 è quella sia sempre giorno: ci si connetta ad Apple Music alle 8 della mattina, alle 15 oppure a mezzanotte, ci sarà sempre un live da Los Angeles, Londra o New York. Il tutto intervallato da promo, forse anche troppo martellanti, in gran parte delle lingue del mondo. Lo spirito internazionale è completato da Apple con un Tumblr ufficiale, dove è possibile accedere al palinsesto geolocalizzato in base al proprio fuso.
La selezione musicale è di elevatissimo livello e, a dispetto delle ipotesi della vigilia, tutt’altro che confezionata per cercare facili proseliti, ad esempio abusando del pop più commerciale e della dance. D’altronde Beats 1 è stata introdotta da “Music for Airports” di Brian Eno, mentre nella prima ora di trasmissioni Zane Lowe ha puntato su band indie dei sobborghi inglese, su Beck, su Jamie XX. Quest’ultimo sembra essere un artista molto amato dalle parti di Cupertino, considerato come la sua messa in onda sia davvero frequente. Non manca lo stile più pop, ad esempio con l’ultimo singolo di Pharrell, ma sempre intervallato da brani di ampio respiro internazionale, con un buono spazio alla dubstep, al downtempo e anche al sound d’ispirazione asiatica. D’altronde Beats 1 deve conquistare gli utenti di tutto il mondo e, nonostante l’impianto occidentale rafforzato nelle trasmissioni unicamente in inglese, si inseguono gusti che non sono unicamente da classifica Billboard.
Decisamente interessante, infine, è il coinvolgimento delle celebrity nella programmazione della radio, oltre agli ottimi Zane Lowe, Ebro Darden e Julie Adenuga. Basta scorrere il Tumblr ufficiale per scoprire tutti gli artisti che, per un paio di ore ciascuno, occuperanno le frequenze Web di Beats 1: da Joshua Homme a St Vincent, passando per Elton John, Ellie Goulding, Pharrell Williams e molti altri. È quindi questa la radio del futuro? Un progetto che miri a inglobare gli ascoltatori da ogni parte del globo, personalizzando localmente le loro esperienze d’ascolto ma anche aprendo gli orizzonti a musica che solitamente non si ha modo di ascoltare nella normale quotidianità? Non resta che attendere l’evoluzione del progetto.