Beats Music chiude i battenti il prossimo 30 novembre, poiché assimilato dall’ormai ben noto Apple Music. Il servizio di streaming musicale, lanciato prima che Beats venisse acquisita dalla mela morsicata, giunge quindi alla sua naturale conclusione, pronto ad approdare sui nuovi lidi della piattaforma digitale voluta da Cupertino. Tutte le sottoscrizioni sembra che verranno cancellate alla chiusura, sebbene gli abbonati verranno inviati a un passaggio indolore ad Apple Music.
A darne notizia sono le testate statunitensi, come ad esempio MacRumors, le quali riportano il breve messaggio che sarebbe stato inoltrato agli abbonati:
Beats Music termina il 30 novembre. La tua sottoscrizione sarà cancellata, ma puoi spostare le tue scelte e le tue preferenze su Apple Music sin da subito.
Gli utenti che dovessero scegliere di proseguire l’esperienza d’ascolto, non troveranno grandi differenze dall’approdo su Apple Music, anche perché il progetto nasce proprio grazie agli sforzi dello stesso team che ha creato Beats Music. Medesima è l’attenzione per le playlist realizzate da esperti, preferite rispetto a quelle algoritmiche, così come anche la facilità d’uso e la piena integrazione con iOS. Inoltre, gli utenti possono accedere anche alla radio 24 ore su 24 Beats 1, nonché al social network per fan e artisti Connect. La differenza sostanziale, oltre alla grafica del servizio, sembra risiedere nel mancato supporto degli accessori Sonos nell’environment digitale di Cupertino. Un problema solo temporaneo, però, poiché la Mela starebbe già lavorando su una pronta introduzione.
Così come sempre MacRumors sottolinea, gran parte della transizione ad Apple Music è stata già effettuata la scorsa estate, in particolare su iOS, dove i consumatori hanno trovato il nuovo streaming all’interno della consueta app Musica. Con il lancio dell’applicazione anche per Android, avvenuta pochi giorni fa, è quindi possibile terminare il passaggio di tutti gli utenti, chiudendo le porte al vecchio servizio. Va inoltre sottolineato come Beats Music non accetti nuovi abbonati dallo scorso giugno, quindi questa ultima transizione dovrebbe comunque coinvolgere un numero abbastanza ristretto di utilizzatori.