Apple rischia una multa salatissima in Belgio, dopo quella record comminata in Italia dall’Antitrust sulla questione delle garanzie. Questa volta non sono i 24 mesi d’assistenza negati a generar polemica, bensì l’accordo con un operatore locale che limiterebbe lo sviluppo delle reti 4G nel paese. Non è tutto, perché se non venissero rispettate le imposizioni di legge, iPhone potrebbe essere inviato al confino.
Il Consiglio dei Ministri del Belgio ha finalmente deliberato una provvedimento importante: un produttore di smartphone non può inibire la connessione alle reti 4G di alcuni, o tutti, gli operatori locali. La norma si applica ovviamente a qualsiasi smartphone-maker, ma nei fatti solo Apple è la destinataria della legge. Il problema nasce dalla partnership di distribuzione esclusiva di iPhone con il carrier Mobistar, privo oggi di una sua rete 4G, contro i network più evoluti della concorrenza Proximus e Base. Così, inserendo una sim di questi operatori in un melafonino, la navigazione di ultima generazione viene inibita.
Si tratta di un caso particolarissimo, perché solitamente Apple concede l’accesso a tutte le reti 4G disponibili, purché compatibili con le frequenze su cui iPhone 5, iPhone 5C e iPhone 5S – i tre smartphone abilitati a questo standard – operano. Per garantire questo interscambio, Apple richiede ai carrier un lungo processo di certificazione, dai costi che i due operatori belgi ritengono proibitivi. Così spiega Coralie Miserque, manager in Base:
«È stato davvero un percorso a ostacoli: dopo mesi di infruttuosi tentativi di approcciare Apple, Base ha ricevuto una tipica risposta Apple sul procedimento di certificazione in attesa e sulla necessità di attendere altro tempo. Ma la compagnia si è rifiutata di specificare quanto tempo. Sembra che Apple continui a proteggere il suo partner preferito in Belgio e si rifiuti di certificare i concorrenti o, almeno, pare stia procrastinando il processo per attendere l’avvio della rete 4G di Mobistar. E questa non è un’eccezione: anche in altre nazioni Apple spesso garantisce l’accesso 4G ai propri partner con mesi d’anticipo rispetto agli altri.»
Il danno concorrenziale è presto spiegato e coinvolge non solo gli operatori, ma anche i clienti. Un utente che avesse deciso di acquistare un iPhone direttamente da Apple Store, senza passare quindi da un contratto con Mobistar, si troverebbe impossibilitato a sfruttare il 4G del carrier di preferenza. La mossa sembrerebbe quindi essere stata orchestrata per attirare clienti dal partner preferito, a discapito della libera concorrenza del mercato delle telecomunicazioni. Il gruppo di Cupertino rischia ora una multa salata, sebbene il quotidiano De Morgen sottolinei come non si tratti della misura più idonea per far da deterrente:
«È molto improbabile che Apple si allinei alle richieste del governo belga. Dopotutto, la compagnia ha tanto di quel denaro da poter attendere finché Mobistar non avrà lanciato la sua rete 4G».
E se la multa non dovesse funzionare a causa della grande disponibilità di denaro della società californiara, vi è chi consiglia le maniere forti: niente 4G per tutti? Niente iPhone in Belgio.