Apple è determinata a rispondere alle accuse sul Bendgate, ovvero l’evenienza che iPhone 6 Plus possa deformarsi se custodito nella tasca dei pantaloni. Dopo le dichiarazioni di questa mattina, quando il gruppo di Cupertino ha sottolineato come il normale uso dello smartphone non ponga alcun rischio per l’utente, l’azienda ha deciso di rendere note le modalità di test nei suoi laboratori. Effettivamente i dispositivi testati dalla Mela non subiscono alcuna deformazione, anche se sottoposti a forze molto intense: sorge quindi il dubbio le polemiche siano state create ad arte, a uso e consumo dei social network.
Nella giornata di ieri il gruppo californiano ha invitato alcuni giornalisti nella sede di Cupertino, per mostrare quali test di robustezza vengano effettuati su iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Il tutto, permettendo alle varie testate di effettuare riprese fotografiche e video, senza nessuna interferenza da parte dei PR del colosso dell’elettronica.
In particolare, molto interessante è un filmato proposto da Re/Code con cui si illustrano tre test severissimi condotti sul modello da 5,5 pollici. Il primo simula l’eventualità che un adulto si sieda accidentalmente sullo smartphone. L’apposito macchinario riproduce la forza di un corpo umano sul pannello frontale del device, sia che si trovi adagiato su una superficie morbida che su una dura, ad esempio un divano o un tavolo. Dal video, si apprende come iPhone 6 Plus non subisca alcun danno.
Si prosegue, quindi, con la verifica di deformazione a tre punti: uno speciale strumento applica una forza di 25 chilogrammi sul centro del melafonino e sui suoi lati, per simulare delle mani che tentano di piegare il dispositivo. Anche in questo caso, iPhone 6 Plus sopravvive all’esperimento. Il terzo set, infine, riguarda le possibili deformazioni orizzontali del device: fermo in due blocchi rotanti, pur subendo un’intensa torsione a destra e a sinistra il terminale torna nella sua posizione iniziale, senza effetti evidenti sulla sua forma. Da cosa è quindi determinato il Bendgate?
Già questa mattina il Washington Post aveva mostrato come, per piegare effettivamente un melafonino da 5,5 pollici, servissero i muscoli di un bodybuilder professionista: nessun altro, infatti, è riuscito a danneggiare lo smartphone. Sorge quindi il dubbio che le fotografie e i video online riguardino solamente alcuni iPhone 6 difettosi o, più probabilmente, deformati dietro le quinte con strumenti idonei per alimentare la polemica virale. Chi abbia ragione fra Apple e gli utenti lo si saprà però solo nei prossimi giorni, qualora il Bendgate si dovesse sgonfiare da sé.