Nel lungo elenco delle startup italiane iscritte nel registro speciale (ad oggi 1525), hanno fatto la loro comparsa anche quelle a vocazione sociale. Un vecchio pallino di chi ha lavorato all’ecosistema e che ha trovato uno sbocco ufficiale. D’altronde, era già previsto che i vantaggi riconoscessero le peculiarità di queste startup importando i criteri della disciplina nazionale dell’impresa sociale approvata nel 2006.
I settori individuati per riconoscere una startup “a vocazione sociale” sono quelli dell’assistenza sociale, assistenza sanitaria, educazione, istruzione e formazione, tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, raccolta dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi, valorizzazione del patrimonio culturale, turismo sociale, formazione universitaria, post-universitaria, a favore della lotta contro la dispersione scolastica, ricerca ed erogazione di servizi culturali. Tra gli esempi, la wt-energy di Firenze, la Micamo di Genova, per quanto riguarda la ricerca e sviluppo, oppure la Hybabi di Milano nell’editoria o Redooc nell’istruzione.
Questa la lista completa delle startup, gran parte delle quali srl, alcune semplificate e qualche cooperativa (una sola società per azioni).
DUDAG
WINSET
AL.T.A.I.R.
EUROPA CUBE
COOPSERVICE 2.0
ESERCIZIO VITA SOCIETA’ COOPERATIVA
MHC – PROGETTO TERRITORIO SOCIETA’ COOPERATIVA
TERZA CULTURA SOCIETA’ COOPERATIVA
LABORATORIO DI PSICOLOGIA, EMOZIONI RICERCA
ESPE’RO
NEW MEDIA FARM
NON CONVENTIONAL FACTORY
YOUINVEST
HIBABY
MUSIKSTARTER
OLA
LITE EDITIONS
ROSBAD
ISPLORA
STARROCK
MEDICI IN FAMIGLIA
IT HERITAGE
HEALTH TECHNOLOGY ADVICES
AUDIOZONE STUDIOS SOCIETA
UNIVERSITA’ INTERNAZIONALE TELEMATICA S.R.L.C.R.
UBIQ LAB
OPEN SOURCE – EDITORI DIGITALI
STUDIO IRIS – SOCIETA’ COOPERATIVA
ARKIMEDIA S.P.A.
WALDEN TECHNOLOGY
INNOVAETICA
BELLE ARTI – SOCIETA’
HB PRODUCTION
MAESTRANATURA
YOUNG
INTERTWINE
MONEI THE MOVEMENT NEUROSCIENCE INSTITUTE
HERITAGE
FOOTGOLF
Tra i molti servizi, industria e commercio dell’elenco startup, fa capolino dunque una nuova sezione che riguarda il terzo settore, specialmente la formazione e l’assistenza. Con in più la nota convenienza fiscale sulle deduzioni e detrazioni.